I soggetti selezionati, se in possesso dei necessari titoli di onorabilità, potranno iscriversi ad un elenco tenuto presso il ministero della Salute, aggiornato con cadenza biennale e previa nuova selezione.
Per i dirigenti sanitari sono in arrivo nuove regole di ingaggio. Per assicurare maggiore trasparenza ed evitare che vengano scelti nomi legati alla politica o comunque a interessi di parte la Legge Delega sulla Pa ha attribuito al Governo una specifica delega (articolo 11, comma 11 lettera p della Delega) per riformare il meccanismo di conferimento degli incarichi di direttore generale, di direttore amministrativo e di direttore sanitario delle aziende e degli enti del SSN.
Attualmente infatti le Regioni dispongono ciascuna di una lista specifica di ‘abilitati’ da cui pescare per individuare il manager della Asl. Secondo il nuovo sistema potrà essere nominato solo chi, dopo aver partecipato ad una selezione pubblica e aver frequentato un corso universitario di formazione in gestione sanitaria, è stato inserito in una graduatoria nazionale, che sarà aggiornata ogni due anni.
In particolare la Delega prevede l’avvio di una selezione unica per titoli, previo avviso pubblico, dei direttori generali in possesso di specifici titoli formativi e professionali e di comprovata esperienza dirigenziale, che dovrà essere effettuata da parte di una commissione nazionale composta pariteticamente da rappresentanti dello Stato e delle regioni, per l’inserimento in un elenco nazionale degli idonei istituito presso il Ministero della salute, elenco che sarà aggiornato, per l’appunto con cadenza biennale.
Da questa graduatoria le regioni e le province autonome dovranno attingere per il conferimento dei relativi incarichi da effettuare nell’ambito di una rosa di candidati costituita da coloro che, iscritti nell’elenco nazionale, manifestano l’interesse all’incarico da ricoprire.
Nel caso in cui il direttore generale non raggiunga gli obiettivi prefissati sia economico finanziari, sia con riferimento ai Livelli essenziali di assistenza e al programma valutazione esiti, o incorra in fatti di mala gestio, sarà soggetto alla decadenza automatica dall’incarico e il suo nominativo verrà cancellato dall’elenco nazionale. Non sarà pertanto più nominabile presso alcuna azienda sanitaria, fatto salvo il superamento di un nuovo concorso.
Un meccanismo analogo, graduatoria unica nazionale aggiornata ogni due anni, nomina e decadenza viene introdotto anche per la nomina dei direttori amministrativi e dei direttori sanitari, nonche’, ove previsti dalla legislazione regionale, dei direttori dei servizi socio – sanitari. L’unica distinzione è che costoro saranno scelti dai direttori generali. E anch’essi potranno decadere dall’incarico nel caso di manifesta violazione di leggi o regolamenti o del principio di buon andamento e imparzialita’.
«Sulla scorta di esperienze passate e di quanto verificato dall’inizio del mio mandato – ha indicato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin – ho sempre sostenuto che la sanità funziona dove ci sono bravi manager. Sono loro a rendere efficienti o meno le aziende sanitarie. Non è un caso che registriamo costantemente l’apparente paradosso di una sanità che funziona peggio li dove costa di più. E’ per questo che ho voluto un albo nazionale, con regole d’ingresso precise e trasparenti, dal quale potere valutare i migliori, dare alle Regioni la possibilità di scegliere tra chi ha un elevato profilo. A questi manager dovranno essere affidati obiettivi alti. Se non li raggiungono vengono depennati, vanno a casa».
pensionioggi.it – 2 ottobre2015