“L’articolo 14 bis potrebbe rivelarsi un autogol che allunga i tempi e cozza con le motivazioni di razionalizzazione espresse finora dalla maggioranza, ma soprattutto fa sorgere una domanda preoccupante: cos’hanno fatto i direttori generali delle Ulss fino ad oggi? Perché con l’esigenza di approvare questo articolo parrebbe assolutamente superflua.” Così i consiglieri Andrea Bassi, Giovanna Negro, Maurizio Conte e Stefano Casali intervengono a seguito dell’approvazione dell’articolo 14 bis al Pdl 23.
“Abbiamo presentato dei sub-emendamenti per accorciare i tempi di questo articolo che riteniamo privo di ogni utilità – proseguono i tosiani – dato che rischia solo di dilatare i tempi: 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge per stabilire i fabbisogni del personale medico nelle Ulss, poi altri 12 mesi dall’approvazione dei bisogni dove i Direttori generali provvedono alla copertura degli stessi. E nel frattempo nei reparti dove serve personale medico cosa accadrà in questo anno e mezzo? Abbiamo provato a diminuire i tempi da 12 mesi a 3, 6 e 9, ma tutti i nostri emendamenti sono stati bocciati dalla maggioranza che vuole mantenere queste tempistiche”.
“I fabbisogni del personale medico dovrebbero inoltre essere già ben note ai direttori generali – proseguono i Consiglieri – visto che già dal 1° gennaio 2016 le nuove Ulss stanno, di fatto, operando in maniera provvisoria. Con l’approvazione di questo articolo si vanno a dare ulteriori 60 giorni ai direttori generali per individuare quali siano i fabbisogni di personale medico. Ma fino ad oggi cos’hanno fatto dunque? Nel comma 2 dell’articolo 14 bis, una volta individuati i fabbisogni, si danno ulteriori 12 mesi ai direttori generali per provvedere alla copertura degli stessi, quindi trovare o assumere il personale mancante. Sempre però, nei limiti di “invarianza dell’assegnazione del riparto del Fondo Sanitario Regionale” che tradotto sta a significare? Se unendo i bilanci delle Ulss incorporate, per esempio, risultasse un complessivo sbilancio, si potrebbero o non si potrebbero coprire i fabbisogni? E in caso affermativo da dove si pensa di farli saltar fuori? E nella migliore delle ipotesi, ovvero quella che risultassero soldi a sufficienza, potrebbero arrivare le coperture dei fabbisogni (ovvero le assunzioni del personale medico) per coprire i buchi solo a fine 2017”.
“Ma cosa hanno fatto allora in questi 9 mesi – concludono i tosiani – i direttori generali?”
13 ottobre 2016