La crisi politica mette a rischio le riforme già varate del Governo Letta. Sono 248 i provvedimenti attuativi (su un totale di 265 previsti) ancora da emanare, necessari per rendere pienamente efficaci i principali provvedimenti adottati in questi cinque mesi dall’esecutivo, e che potrebbero quindi restare al palo.
In base al monitoraggio di Palazzo Chigi, dal suo insediamento al 15 settembre il Governo ha licenziato 12 decreti legge (6 già convertiti). La maggior parte (circa l’80%) delle norme sono “autoapplicative”, ossia non richiedono ulteriori adempimenti attuativi. Quanto alle norme che rinviano a un successivo decreto o atto, ne sono state adottate 17 (il 6,4% del totale), in linea con quanto mediamente avviene in fase di avvio di un Governo appena insediato.
Tra i decreti non ancora adottati, solo per 19 sono scaduti i termini, mentre la maggioranza (146) non ha un termine perentorio. La quota maggiore di provvedimenti attuativi (89) è prevista dai decreti “del Fare”, per la razionalizzazione della Pubblica amministrazione (31) e per il pagamento dei debiti della Pa (24). Ed è concentrata soprattutto in capo ai ministeri dell’Economia, dello Sviluppo, delle infrastrutture e del Lavoro.
Il Sole 24 Ore – 2 ottobre 2013