Il momento è tra i più difficili, ma alla fine del tunnel della recessione si intravede la luce della ripresa. «È un momento che per certi versi vedo avvicinarsi». Lo ha detto il premier Mario Monti parlando al Meeting di Cl a Rimini e riferendosi al momento di uscita dalla crisi.
«Voi siete giovani per la crescita», ha aggiunto, rivolgendosi alla platea. L’occasione gli è stata fornita dall’incontro inaugurale della kermesse sul tema: «i giovani per la crescita», al quale il premier ha partecipato. Il presidente del Consiglio, che ha parlato per circa un’ora e un quarto, ha chiuso il suo intervento citando Alcide De Gasperi: «bisogna essere volitivi e tenaci – ha detto Monti, riprendendo le parole dello statista – nel seguire le linee che ci siamo prefissi. E se non é possibile oggi, domani». «Un’intera generazione sta pagando un costo altissimo» «Qui oggi vorrei chiedervi: ma siamo veramente in crisi? Un anno fa pensavamo meno di oggi di essere in crisi ma credo che lo fossimo di più» ha detto il Professore. «Un’intera generazione – ha sottolineato – sta pagando il conto salatissimo del disimpegno delle classi politiche degli ultimi anni. Un sistema poco equilibrato mette un’ipoteca sul futuro dei giovani italiani». «Per me è un onore e una gioia essere qui», ha poi aggiunto, ricordando che l’anno scorso la kermesse era stata aperta dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano . Il Professore: mi trovo premier in un momento non facile «In un istante imprevedibile della mia vita mi trovo – ha affermato Monti – , per un istante, a guidare un governo chiamato a svolgere un’attività non semplice in un momento tra i non più facili». «Piuttosto che far tremare le vene ai polsi – ha continuato il Professore – bisogna trovare un moderato understatement e trovare coraggio». Il presidente del Consiglio ha parlato di «miracolo di responsabilità da parte dei partiti di maggioranza»: nel suo intervento al meeting ha ricordato che «questo non è un momento di grande popolarità per le forze politiche in Italia ed altrove. Ma noi – ha affermato Monti – abbiamo il miracolo quotidiano di forze politiche, soprattutto tre: negli ultimi anni hanno dedicato grande attenzione, tempo e risorse a combattersi, e non era facile prevedere che quelle stesse forze avrebbero avuto un soprassalto di responsabilità». «Speravamo che le riforme avessero un impatto maggiore sui tassi» «Mai – ha chiarito il presidente del Consiglio – abbiamo pensato che le risorse fatte con intensità in questi mesi, lavoro, pensioni, spending review, liberalizzazioni, facessero partire immediatamente la crescita. Quello che invece speravamo – ha poi aggiunto – é che l’insieme di queste riforme desse luogo ad una rimiduzione dei tassi di interesse più rapidamente di come sta avvenendo». «L’euro è un valore morale, cambiata la condotta dei Paesi» «L’euro – ha spiegato Monti – è il pinnacolo della costruzione europea, è come la Madonnina sul Duomo di Milano, sarebbe una tragedia se diventasse, per incapacità nostra, un fattore di disgregazione che rianima i pregiudizi del Nord contro il Sud e viceversa». La moneta unica, ha continuato il premier, «certamente ha un aspetto altamente tecnico, ma è molto di più, è un valore morale, perché per restare e partecipare alla moneta unica i paesi si sarebbero impegnati ad essere più disciplinati nei propri conti pubblici». Per il presidente del Consiglio «l’euro, che in questo momento ci mette un po’ in agitazione, ha cambiato veramente la condotta dei Paesi». «Gli evasori distruggono la società: non chiamiamoli furbi» Il Professore ha parlato anche della Rai. «Abbiamo fatto molto di concreto per invitare la politica ad accomodarsi fuori da luoghi forse da essa un po’ troppo invasivamente occupati dal passato», ha detto. Il capo del Governo ha parlato anche della piaga dell’evasione fiscale, mettendo in evidenza che «un impegno straordinario e forse sgradevole contro l’evasione fiscale fa parte del recupero di fiducia dei cittadini verso lo Stato e verso i cittadini fra loro». «La Rai è indipendente dal presidente del Consiglio – ha poi aggiunto – ma darò ai suoi vertici l’amichevole suggerimento di non fare usare più l’aggettivo “furbi” nei servizi dei tg che descrivono la lotta contro l’evasione fiscale». «Non si possono trasmettere – ha concluso – neppure in modo subliminare dei disvalori che distruggono la società italiana». I l Capo dello Stato Napolitano: puntare sui giovani Puntare sui giovani. Nel messaggio inviato per l’apertura del meeting di Rimini organizzato da Comunione e liberazione il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha sottolineato la necessità di dare fiducia alle competenze e all’impegno dei giovani. Occorre «dare fiducia allo spirito di iniziativa, alle competenze e all’impegno dei giovani – ha spiegato il presidente della Repubblica -: essi costituiscono un patrimonio di risorse e di energie indispensabile per mantenere viva la capacità progettuale e di innovazione che ha accompagnato le fasi di più intenso sviluppo economico, culturale e sociale del Paese». Secondo Napolitano è necessario trovare nuovi modelli di sviluppo per la crescita. «Sulla giustizia cambiamenti in collaborazione con il Parlamento» La temperatura dei rapporti tra magistratura ed esecutivo è alta. Forse proprio per questo motivo il presidente del Consiglio non ha affrontato il tema delle intercettazioni nel corso del suo inte rvento. Lo ha fatto però a margine della manifestazione: sulla giustizia – ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Monti prima di intervenire alla seduta su giovani e la crescita – «sono in corso molti cambiamenti: il ministro di Grazia e giustizia, Paola Severino, nell’ambito del governo é in strettissima collaborazione col Parlamento al quale toccano le decisioni finali». Il ministro, ha sottolineato il premier, «sta facendo molto per rendere la giustizia più funzionante. È un fatto di spinta per l’Italia e non di pesantezza anti competitiva, e poi ci sono temi molto delicati che, tuttavia, il governo deve affrontare e lo stiamo facendo serenamente». Contrasto Governo – magistratura sulle intercettazioni Dopo l’intervista rilasciata a Tempi in cui il premier aveva parlato di abusi nell’uso di questo strumento, con riferimento in particolare all’inchiesta del tribunale di Palermo sulla presunta trattativa tra Stato e mafia, ieri è intervenuta l’Associazione nazionale dei magistrati (Anm) per precisare che «è improprio parlare di abusi». Infine, l’ultimo atto della disputa tra magistratura e Governo: oggi è arrivato un nuovo affondo del procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia. «Il riferimento a noi e all’attività della procura di Palermo – ha detto in un’intervista a Sky Tg24 – è un po’ ingeneroso». Anche perché, ha aggiunto Ingroia, «abbiamo avuto di recente conforto e sostegno dall’intervento, molto apprezzato, d el presid ente Zagrebelsky, profondo conoscitore del diritto e della Costituzione, che ci dà ragione». Il procuratore aggiunto di Palermo ha infine chiarito: «abbiamo sempre rispettato la e sempre rispettato le regole». Di Pietro (Idv); c’è da restare inorriditi dagli attacchi a Ingroia «C’é da restare inorriditi – ha scritto sul suo blog il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro – di fronte all’opera di delegittimazione che é in atto n ei confronti di quei magistrati palermitani, come Antonio Ingroia, che stanno cercando solamente di far emergere la verità sulle sanguinose stragi di mafia avvenute nel nostro paese». La presidente del Meeting: Formigoni? Chi viene qui giudica e critica Sullo sfondo dell’apertura del meeting di Rimini la figura di Roberto Formigoni. A chi chiedeva una spiegazione sull’intervento a uno degli incontri della kermesse riminese del governatore lombardo Roberto Formigoni, destinatario di un avviso di garanzia, Emilia Guarnieri, presidente del Meeting di Cl, ha risposto che su Formigoni «in questi mesi sono successe tante cose, dalla lettera di don Carron a tante nostre dichiarazioni. C’è l’evidenza del lavoro della Regione Lombardia e delle condizioni che essa realizza ed ha realizzato. Guardare a tutto questo con libertà, realismo e spirito critico ritengo sia estremamente educativo per tutti». «Chi partecipa al Meeting – è stato l’auspicio di Guarnieri – abbia spirito critico nei confronti di tutte le proposte che il Meeting fa. Noi siamo qui per criticare e giudicare la realtà, e questo ha una valenza che prescinde dalla persona di Formigoni e dall’inchiesta giudiziaria che lo riguarda».
ilsole24ore.com – 20 agosto 2012