Close Menu
Sivemp VenetoSivemp Veneto
    Facebook X (Twitter) RSS
    Facebook X (Twitter) RSS
    Sivemp VenetoSivemp Veneto
    ISCRIVITI
    • Home
    • Chi siamo
    • Iscriviti
    • Diventa sostenitore
    • Archivio Notizie
      • Attività Sindacale
        • Dalla convenzionata
        • Segreteria regionale
      • Formazione
        • Eventi E.C.M SIMEVEP
        • Appuntamenti
      • Novità normative
        • Contratto
        • Dal Ministero
        • Dalle ULSS
        • Dall’Europa
        • Dalla Regione
        • Sentenze
      • Temi
        • Lavoro
        • Professione
        • Previdenza
        • Politiche sanitarie
        • Sicurezza alimentare
        • Sanità animale
        • Anagrafe degli animali
        • Malattie trasmissibili
        • Allevamenti
        • Benessere Animale
        • Biosicurezza
        • Farmaci veterinari
        • Contaminanti e residui
        • Mangimi e sottoprodotti
        • Igiene urbana
      • Dicono di noi
      • La nostra vetrina
    • Contatti
    Sivemp VenetoSivemp Veneto
    Home»Notizie ed Approfondimenti»Rinnovi. Riparte il dialogo Aran-sindacati. La prossima settimana sarà la volta della Sanità. L’Aran ha già ricevuto l’atto d’indirizzo
    Notizie ed Approfondimenti

    Rinnovi. Riparte il dialogo Aran-sindacati. La prossima settimana sarà la volta della Sanità. L’Aran ha già ricevuto l’atto d’indirizzo

    Cristina FortunatiInserito da Cristina Fortunati29 Agosto 2017Nessun commento3 Minuti di lettura
    Facebook Twitter LinkedIn Telegram Pinterest Tumblr Reddit WhatsApp Email
    Condividi
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Nella fascia di reddito annuo tra i 23 e i 26mila euro, che danno diritto al bonus mensile di 80 euro introdotto dal governo Renzi, ci sono circa 363mila dipendenti pubblici; e per garantire loro il salvataggio di questa erogazione – che rischia di essere intaccata dal nuovo Ccnl – sarebbero necessari quasi 200 milioni di euro (compresi gli oneri previdenziali). Le prime stime arrivano dall’Aran, l’Agenzia che rappresenta il governo nelle trattative negoziali, e sono state comunicate ieri, dal presidente, Sergio Gasparrini, ai sindacati confederali alla ripresa del confronto sul rinnovo dei contratti pubblici.

    Il punto, in discussione da tempo, è che gli 85 euro mensili di incremento medio previsto (per il nuovo contratto nazionale) rischiano di far superare la soglia che da diritto agli 80 euro: «Di qui l’opportunità di delineare in modo abbastanza preciso la dimensione del fenomeno – ha spiegato al Sole24Ore, il presidente dell’Aran, Gasparrini -. L’impegno economico (circa 200 milioni, ndr) non è particolarmente significativo se confrontato con l’intera massa retributiva. Sarà poi necessario individuare il meccanismo per evitare decurtazioni nelle buste paghe degli interessati». Tra le soluzioni tecniche ipotizzate ieri con i sindacati c’è anche l’eventuale riconoscimento, nel cedolino, di un elemento distinto della retribuzione (del resto, per annullare l’effetto di riduzione degli 80 euro collegato ai rinnovi, sempre secondo l’Aran, occorrerebbero in media 3,70 euro al mese a testa).

    Nel primo faccia a faccia, dopo la pausa estiva, si è discusso anche di welfare contrattuale. «Abbiamo iniziato a ragionare su come estendere lo strumento, e i suoi vantaggi fiscali, anche nel pubblico impiego – ha aggiunto Gasparrini -. Anche qui, si dovranno valutare i costi e le corrispondenti coperture nell’ambito delle risorse dedicate al contratto. Ma personalmente ritengo che il tema di beni e servizi, dalla previdenza alla sanità integrativa, all’istruzione dei figli, a vantaggio del benessere dei dipendenti debba trovare uno spazio adeguato anche nella Pa, visto il crescente appeal riscontrato nel privato. Penso per esempio al nuovo contratto dei metalmeccanici».

    Il confronto con i sindacati proseguirà già nei prossimi giorni, a livello di singolo comparto: il 31 agosto toccherà alle Funzioni centrali (ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici); la prossima settimana sarà la volta della Sanità (l’Aran ha già ricevuto il relativo atto d’indirizzo); e successivamente si entrerà nel vivo anche negli altri due comparti «Enti locali» e «Scuola, università e ricerca».

    Le sigle sindacali premono per fare chiarezza, in primis sulle risorse: «L’incremento medio previsto per tutti i lavoratori pubblici non inferiore a 85 euro medi – ha detto Franco Martini (Cgil) non può essere intaccato dalla questione 80 euro, e non si può risolvere il tutto attraverso altre vie, come il welfare». Sulla stessa lunghezza d’onda, Antonio Foccillo (Uil): «Gli 85 euro medi mensili rappresentano solo l’aumento contrattuale. Non siamo disponibili ad altre soluzioni».

    Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore – 29 agosto 2017

    Post Views: 135
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Telegram Email
    SeguenteDipendenti pubblici, la beffa del nuovo contratto. Arrivano 85 euro, ma se ne perdono 80. Della questione hanno parlato ieri Aran e sindacati
    Precedente Aviaria Hpai. Un altro caso nel Veronese: nuovo focolaio in allevamento di tacchini a San Pietro di Morubio. Ordinanza con zone di protezione e sorveglianza
    Cristina Fortunati
    • Website

    Potrebbe interessarti anche

    Blue Tongue: come si stanno muovendo Toscana e Sardegna

    5 Marzo 2025

    Registro Italiano Sindrome Emolitico Uremica, nella seconda metà del 2024 crescono i casi rispetto all’anno precedente

    23 Febbraio 2025

    Alla sala Orus dell’ IzsVe, il 22 febbraio verrà eletta la nuova Segreteria regionale del SIVeMP Veneto

    6 Febbraio 2025
    Scrivi un commento

    Comments are closed.

    Residui di farmaci veterinari negli alimenti: la non conformità rimane bassa nel 2023

    5 Marzo 2025

    Fuga medici all’estero. “In Italia non solo stipendi più bassi, ma anche pressione fiscale eccessiva”

    5 Marzo 2025

    Aviaria ad alta patogenicità, il Ministero istituisce la zona di attenzione fino al 15 marzo

    5 Marzo 2025

    Antibiotici, in Italia aumentano consumi e uso improprio. Il report Aifa

    5 Marzo 2025

    Blue Tongue: come si stanno muovendo Toscana e Sardegna

    5 Marzo 2025

    Il SIVeMP (Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica) propone per i propri iscritti: la tutela sindacale sul piano morale, formativo, professionale, giuridico ed economico; la promozione e l’aggiornamento scientifico, tecnico, organizzativo e gestionale; la consulenza in materia di tutela assistenziale, previdenziale e pensionistica integrativa.

    Chi Siamo
    • Home
    • Chi siamo
    • Iscriviti
    • Diventa sostenitore
    • Archivio Notizie
    • Contatti
    Contatti
    • segreteria@sivempveneto.it
    • certificata@pec.sivempveneto.it
    • Via Giacomo Matteotti, 7 - 31045 Motta di Livenza (TV)
    Facebook
    X (Twitter)
    RSS
    © 2025 Sivemp Veneto - CF 97611610581
    • Privacy Policy
    • Cookie Policy

    Digita sopra e premi Invio per cercare. Premi Esc per annullare.