Via al riparto, ma non solo a quello di quest’anno. La V. commissione ha fatto il lancio lungo: oltre al riparto per il 2012 sono stati approvati anche i criteri per il 2013-14-15. Per il 2012 sono stati assegnati 8,4 miliardi in totale, di cui 8 miliardi e 34 milioni per le 22 Asl, le due aziende ospedaliere e lo Iov, 83 per il fondo regionale per le attività trasfusionali, 70 milioni per il fondo investimenti e 226 milioni per la quota accentrata in Regione per progetti specifici.
A favore hanno votato Pdl e Lega, contrari i consiglieri del Partito Democratico e di Verso Nord, astenuta l’Udc.
La cura dimagrante imposta dalla rigorosa manovra imposta dalla Regione ha sensibilmente migliorato la situazione economica delle Asl: mentre nel 2010 le Aziende in attivo erano solo due (Pieve di Soligo e Thiene), oggi sono 13: Feltre, Bassano, Thiene, Arzignano, Pieve, Asolo e Treviso, Mirano, Alta Padovana, Este, Adria, Bussolengo e lo Iov. Soddisfatto il presidente Leonardo Padrin: «Entro il 31 dicembre di quest’anno si deve approvare il riparto triennale, nel quale mettiamo anche i piani di rientro e da lì scatterà il nuovo meccanismo. – spiega – A giugno 2013 ci sarà poi una sorta di assestamento. Di fatto lavoreremo sempre su dati certi e basta soldi a pioggia».
E che si debba lavorare su dati certi e non più alla cieca, lo sostiene anche l’assessore Luca Coletto che sottolinea come le Asl siano riuscite a migliorare le performance, anche quelle che comunque sono ancora in passivo. «Non possiamo più continuare ad assegnare i fondi alle Asl a fine esercizio – ha spiegato il presidente Padrin – sapendo che si tratta di un riparto pressoché virtuale, che non tiene conto dei passivi storici, degli investimenti per i project financing e, soprattutto, che non ha certezza sulle risorse statali effettivamente erogate per la sanità veneta. E’ ora di cambiare metodo». Per il 2013 è stato chiesto alla Giunta di definire il riparto sociosanitario entro il 31 dicembre 2012 tenendo conto del bilancio consolidato e ripianato del 2011 e delle nuove schede di programmazione. A fine giugno, quando si sapranno con esattezza i trasferimenti dello Stato e le disponibilità della Regione (a bilancio di previsione approvato) si andrà all’assestamento. Ma la proposta passata in V. commissione prevede anche che le Asl in attivo possano trattenere i fondi per investimenti, mente quelle in rosso saranno vincolate da un piano di rientro: 5 per cento ogni anno, per tre anni. Anche questi soldi saranno poi rimessi nella sanità per migliorare i servizi.
Soldi in più (2 milioni di euro) sono andati all’Asl di Bassano e di San Donà per la loro vocazione turistica e a Feltre. Un riparto che non ha convinto l’opposizione. Sotto accusa “metodo e tempi” per il Pd attraverso il vicepresidente Claudio Sinigaglia. Diego Bottacin (Verso Nord) lamenta le storiche sperequazioni tra Asl “ricche” e Asl “povere”. Scoglio del riparto superato, la sanità deve affrontare due appuntamenti: il 2 ottobre l’assessore Coletto dovrà convocare la “cabina di regia” e il giorno 8 cominciare a discutere le schede socio-sanitarie.
Il Gazzettino – 28 settembre 2012