Riproduzione animale. Allevamento, importazioni e scambi in Ue, il Consiglio europeo adotta nuove norme unificate
Il 17 maggio 2016 il Consiglio europeo ha adottato nuove norme sulle condizioni applicabili all’allevamento, agli scambi commerciali e alle importazioni nell’Unione europea di animali riproduttori e del loro materiale genetico, confermando l’accordo raggiunto con il Parlamento europeo nel dicembre 2015. Un quadro normativo unico e più completo. La precedente legislazione dell’Unione in questo settore era strutturata sulla base delle specie, mentre il nuovo regolamento fornirà un insieme di disposizioni unico e uniformato per la specie bovina, suina, ovina, caprina ed equina. Le norme riviste disciplinano vari aspetti, tra cui il riconoscimento delle organizzazioni di allevamento e delle imprese private, l’approvazione dei loro programmi, l’iscrizione degli animali negli specifici libri e registri genealogici, la prova di performance e la valutazione genetica, nonché il contenuto dei certificati zootecnici. Il nuovo regolamento includerà anche disposizioni sull’esecuzione dei controlli ufficiali destinate specificamente al settore dell’allevamento degli animali.
Migliore funzionamento del mercato interno e degli scambi
Le nuove norme intendono evitare gli ostacoli agli scambi commerciali derivanti dal recepimento della legislazione dell’UE negli ordinamenti giuridici nazionali e superare i problemi esistenti e le limitazioni non giustificate nelle attività transfrontaliere degli enti selezionatori approvati.
Conservazione delle risorse genetiche animali e delle razze a rischio di estinzione
Il regolamento sull’allevamento degli animali contribuirà alla conservazione di preziose risorse genetiche animali, alla protezione della biodiversità e alla produzione di prodotti regionali tipici di qualità. Come? Gli enti selezionatori e gli enti ibridatori dovranno soddisfare criteri specifici e rigorosi per ottenere il riconoscimento e l’approvazione dei loro programmi genetici da parte delle autorità nazionali.
Nel caso di una razza a rischio di estinzione le autorità nazionali potrebbero rifiutare l’approvazione di un programma genetico o addirittura eseguire, su base temporanea, un programma genetico per la razza in questione, garantendone così la promozione. Il regolamento entrerà in vigore entro la metà del 2016 e si applicherà a partire dal secondo semestre del 2018.
Dichiarazioni della Commissione, della Germania, dell’Ungheria e della Slovacchia
18 maggio 2016