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Rovigo e caso Geriatria, il dg: «Un paziente il primo infetto». Compostella spiega: «Ricoverato il 27 gennaio, era nella fase finestra». Intanto ci sono i primi due morti

Corriere del Veneto. Due pazienti sono morti dopo il focolaio di Covid-19 scoppiato nella Geriatria dell’ospedale di Rovigo lo scorso primo febbraio. E l’Usl Polesana ha fatto chiarezza sul «caso indice» del cluster all’interno del reparto: con tutta probabilità il contagio è partito da un paziente ricoverato a fine gennaio, con un tampone inizialmente negativo. Ma pochi giorni dopo, a test ripetuto, si è rivelato positivo al coronavirus. «L’ipotesi più probabile — spiega il direttore generale Antonio Compostella — è che il caso indice sia stato un paziente ricoverato il 27 gennaio. Il tampone d’ingresso è risultato negativo, ma il 31 lo ha rifatto e l’esito è cambiato. Questa persona incolpevolmente era nella cosiddetta fase finestra, cioè di incubazione del virus. Il tampone molecolare, per quanto sensibile, non capta il virus nella fase finestra, va precisato perciò che l’esito non è stato un falso negativo». Nei giorni scorsi il numero uno dell’azienda sanitaria «Polesana», tra le varie ipotesi sull’origine del contagio, aveva indicato gli operatori sanitari della Geriatria non vaccinati. Su 36 lavoratori complessivi, 8 infermieri e 8 operatori socio sanitari avevano scelto di non sottoporsi all’iniezione, dati resi noti dall’Usl 5. Ma la colpa pare non essere attribuibile a loro, dopo l’attenta ricostruzione della catena del contagio, avvenuta nei giorni scorsi, da parte della direzione sanitaria con i medici del reparto. Dei 34 pazienti ricoverati al primo febbraio, 30 quelli contagiati. Il direttore Compostella ha dichiarato, dal giorno in cui è divampato il contagio, che i pazienti erano «tutti asintomatici, cioè non presentavano sintomi febbrili o respiratori». Ieri però la notizia della morte di due anziani infettati in Geriatria. Il primo decesso riguarda un’anziana di 90 anni, spirata il 3 febbraio scorso, ma l’azienda sanitaria Polesana ha comunicato con quasi una settimana di ritardo la sua morte. L’altro paziente spirato a causa del Covid è una signora di 74 anni deceduta lunedì. «L’anziana di 90 anni presentava una grave situazione generale, non era autosufficiente e allettata. La sua positività al Coivid-19 è stata riscontrata il primo febbraio – ha detto il dg dell’Usl 5 -. L’altra signora era stata ricoverata in Geriatria lo scorso 29 gennaio con tampone negativo. Presentava una gravissima patologia generale emorragica e cardiologica». Rimangono 28 pazienti della Geriatria contagiati, 26 trasferiti all’ospedale di Trecenta, uno in Malattie Infettive a Rovigo e uno a Montagnana. Ieri il reparto di Geriatria dell’ospedale di Rovigo, è ritornato operativo e sono ricominciati i ricoveri di nuovi pazienti, dopo aver provveduto prima alla necessaria sanificazione delle stanze.

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