Il Wwf contro l’opera: «Non può attraversare il bosco». Il via libera del consiglio comunale si infrange sul rischio estinzione dell’anfibio
ROVIGO — La rana rossa di Lataste salverà il bosco Alexander Langer dal passaggio della nuova tangenziale. Almeno è questa la speranza delle associazioni ambientaliste e dei comitati popolari in lotta a Rovigo contro il Passante Nord che Veneto Strade, dopo un sofferto via libera in consiglio comunale, vorrebbe far passare nel polmone verde, dove i volontari hanno trovato questo piccolo anfibio a rischio estinzione. Ed Eddi Boschetti, presidente del Wwf polesano, è contento come un cercatore d’oro del Klondike che ha appena trovato una grossa pepita. «Parliamo di una specie ritenuta vulnerabile—spiega— al punto che anche le istituzioni comunitarie pongono limiti di salvaguardia molto stringenti, specie quando vi sono in ballo progetti che possano modificarne l’habitat. Questo significa, per esempio, che se si insistesse a far passare la tangenziale per il bosco, servirebbero opere di mitigazione che alzerebbero alle stelle il costo dei cantieri imponendo, per esempio, sottopassi per ridurre il rischio che gli animali passino per la strada e subiscano traumi da urto».
Del resto è difficile pensare che la rana rossa possa imparare ad attraversare sulle strisce pedonali in tempi brevi e ciò potrebbe mettere a repentaglio la presenza di un anfibio che ha una popolazione limitata e, per di più, collocata solamente in poche aree della Pianura Padana, del Canton Ticino, della Slovenia e della Croazia. Zone in cui convive con la dalmatina di Fitzinger, la sua parente più stretta e più fortunata, dato che non pare essere a rischio scomparsa. Certo è che dopo questa scoperta, il bosco sarà popolato non solo di animali rari, ma pure di militanti ambientalisti determinatissimi a snidarli, armati di macchine fotografiche, microfoni, registratori. «Vogliamo fare un vero e proprio censimento di flora e fauna — continua Boschetti —ora che la primavera si avvicina, molti ospiti della foresta usciranno dal letargo. E allora anche chi non vuol vedere, si dovrà rassegnare al fatto che non si vanno a tagliare semplicemente quattro sterpaglie».
Insomma, la sensazione è che la piccola rana di Lataste sia in buona compagnia. In effetti la sua specie è molto ambita da mammiferi come la donnola, il tasso, la faina o, ancora, la volpe. Ne sono ghiotti quasi quanto le cornacchie che, non a caso, fanno spesso capolino sugli alberi di Parco Langer. E c’è da scommettere che questo anfibio diventerà presto conosciutissimo in città, dove l’opinione pubblica si è infervorata non poco sul tema Passante Nord, arrivato, dopo una dozzina d’anni di tira e molla, a una conclusione in consiglio comunale solo giovedì scorso, di fronte a una platea piena come non mai. Di sicuro sarà uno degli argomenti centrali, lunedì prossimo a Verona, dove i rappresentanti dei comitati popolari saranno attesi alle 10.30 in Soprintendenza dei beni ambientali, per relazionare. «Abbiamo più di 1500 osservazioni — riprende Boschetti — e tutte saranno supportate dal contributo di un tecnico specializzato».
Nicola Chiarini – Corriere del Veneto – 2 marzo 2013