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    Home»Notizie ed Approfondimenti»Rovine antiche, a Roma allarme sfratto per gatti Largo Argentina
    Notizie ed Approfondimenti

    Rovine antiche, a Roma allarme sfratto per gatti Largo Argentina

    pecore-elettricheInserito da pecore-elettriche31 Ottobre 2012Nessun commento2 Minuti di lettura
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    I gatti di Roma che vivono tra le rovine antiche sono al centro di una polemica arrivata perfino sulla stampa straniera. La direzione archeologica della capitale ha deciso un gran repulisti dell’Area Sacra, a Largo Argentina, in pieno centro.

    Qui, il 15 marzo del 44 a.C, fu assassinato Giulio Cesare. E qui ogni giorno centinaia di turisti bersagliano di foto la colonia felina che si è installata tra i ruderi. Un’attrazione turistica a rischio sfratto?

    L’associazione che cura e protegge questi gatti ha lanciato l’allarme, rivolgendosi perfino ai cronisti esteri. I servizi archeologici “vorrebbero cacciarci da un luogo dove siamo da 20 anni”, ha detto all’agenzia francese Afp Silvia Viviani, presidente dell’associazione culturale “Colonia felina di Largo Argentina”. Notizia subito rilanciata dal sito del Nouvel Observateur (“Scaramucce a Roma sulla presenza di gatti in mezzo alle rovine antiche”).

    “La nostra associazione si occupa gratuitamente, senza sovvenzioni, di questi gatti abbandonati castrandoli e nutrendoli”, spiega la benefattrice, aggiungendo che l’associazione riesce ad autofinanziarsi grazie ai doni dei numerosi turisti che passano per questi luoghi carichi di storia (www.romancats.com).
    La vasta area rettangolare è occupata da un complesso archeologico che comprende quattro templi dell’epoca repubblicana e decine di gatti, immortalati anche in un calendario in vendita nei chioschi di giornali di Roma.

    “Abbiamo domandato l’evacuazione di tutta la zona”, ha annunciato la responsabile del dipartimento d’archeologia di Roma, Mariarosa Barbera, puntando il dito in particolare contro “una costruzione abusiva su un tempio”, dove l’associazione stocca alimenti e medicinali destinati ai 200 gatti dell’area. La soprintendente – continua l’Afp – ha però assicurato che i gatti non rischiano l’espulsione, precisando che le recriminazioni riguardano soprattutto le costruzioni abusive che minacciano l’integrità del sito.

    “La colonia felina può dunque continuare a fare le fusa tranquillamente”, conclude l’Afp. Ma sul parapetto di fronte all’Area Sacra da anni un cartello avverte che i felini lì abbandonati saranno condotti al gattile. E il caso dalla “nursery” dei gatti di Largo Argentina è finito pure in Parlamento: il senatore Pd Vincenzo Vita ha rivolto un’interrogazione al ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi affinché dia chiarimenti sull’abuso edilizio.

    ilsole24ore.com – 31 ottobre 2012

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