Nella settimana n°41 del 2013 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi sono state 49 (11 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco comprende cinque allerta: presenza di acido okadaico e tossine (DSP – Diarrhetic Shellfish Poisoning) in mitili vivi (Mytilus galloprovincialis) spagnoli; Salmonella Enteritidis in pollo intero congelato dalla Polonia; mercurio in pesce spada (Xiphias gladius) spagnolo; virus dell’epatite A in more congelate provenienti dalla Romania; virus dell’epatite A in frutti di bosco congelati dalla Bosnia-Erzegovina, prodotto in Italia, con materie prime provenienti da Polonia, Serbia, Bulgaria e Cile.
Nella lista dei lotti respinti alle frontiere e/o delle informative sui prodotti diffusi che non implicano un intervento urgente troviamo: migrazione di nichel da caffettiera indiana; migrazione di manganese da utensili da cucina in acciaio inox cinesi; contenuto troppo alto di E 200 – acido sorbico in gamberi precotti (Parapenaeopsis hardwickii) dalla Danimarca; pesticidi (triadimenol e triadimefon) in tuberi di taro (Colocasia esculenta) dal Costa Rica; livello di migrazione globale troppo alto da guanti in lattice senza polvere dalla Malaysia; trattamento al monossido di carbonio non autorizzato su fette di tonno pinna gialla (Thunnus albacares) dalla Spagna.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi e ritiri dal mercato la Danimarca segnala Salmonella infantis in filetti di petto di pollo refrigerate e l’Austria la presenza di Salmonella Oranienburg in farina di soia destinata a mangime.
Ogni anno centinaia di prodotti vengono ritirati dal commercio perché contengono corpi estranei, perché sono contaminati da batteri patogeni, perché ci sono degli errori nelle etichette, oppure le date di scadenza sono inesatte. I consumatori però raramente vengono informati, anche se si tratta di alimenti in grado di nuocere alla salute. Il Fatto Alimentare ha lanciato una petizione on line su Change.org per invitare il Ministero della salute e le catene dei supermercati a pubblicare la lista e le foto dei prodotti alimentari pericolosi ritirati dagli scaffali.
Valeria Nardi- Il Fatto alimentare – 16 ottobre 2013