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Salta norma aumento limite compensazioni e rimborsi crediti Iva

Salta la norma sull’aumento del limite alle compensazioni e ai rimborsi in conto fiscale dei crediti di Iva. A prenderne il posto sono all’articolo 10 le «misure urgenti per la trasparenza nei rapporti economici fra pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini».

Bonus personale qualificato

Il confronto tra ministero dello Sviluppo economico e ministero dell’Economia proseguirà comunque nelle prossime ore fino al consiglio dei ministri attualmente previsto per mercoledì. L’ultima versione prevede un bonus per l’assunzione di personale qualificato nella forma di un beneficio fiscale del 100%, con un credito d’imposta massimo pari a 300 mila euro.

Obiettivo amministrazione aperta

Tra gli obiettivi del decreto, anche un incremento della trasparenza della Pa. Con il titolo ambizioso di «Amministrazione aperta» – giustificato dalla piccola rivoluzione che promuove – il già ricordato articolo 10 della bozza di decreto introduce una maggiore trasparenza, tramite pubblicazione obbligatoria su Internet, per tutte le sovvenzioni, contributi e sussidi finanziari a qualunque titolo riconosciuti da pubbliche amministrazioni alle imprese. Stesso discorso per corrispettivi e compensi attribuiti a persone,professionisti e imprese per forniture, servizi, incarichi e consulenze ad enti pubblici e privati, per importi superiori a mille euro nel corso dell’anno solare.

Trasparenza in Rete

Spazio Il decreto sviluppo disciplina in dettaglio la collocazione sulle home page dei siti delle amministrazioni interessate (entro il 31 dicembre 2012) di informazioni quali il nome dell’impresa o altro soggetto beneficiario e relativi dati fiscali; l’importo del finanziamento ricevuto, l’ufficio e il funzionario responsabile del relativo procedimento amministrativo e la modalità l’individuazione del beneficiario, ma anche il link al progetto selezionato.

Mini bond per le Pmi

Altra novità al successivo articolo 11 della bozza di Dl che regola gli «Strumenti di finanziamento per le Pmi», i cosiddetti mini bond per le imprese. L’obiettivo è quello di semplificare ed integrare l’attuale ordinamento degli strumenti per il finanziamento dell’attività d’impresa, consentendo alle società di capitale finora escluse (in particolare Pmi) l’emissione di titoli per la raccolta di risorse sul mercato dei capitali, monetario e finanziario. Il provvedimento prevede inoltre strumenti “ibridi” che rafforzino il capitale «senza richiedere l’apertura del nucleo proprietario a nuove componenti imprenditoriali».

Sponsor in campo

L’emissione dei mini bond, secondo la bozza del decreto (che dovrà molto probabilmente essere riformulata per venire incontro ad alcune obiezioni avanzate dalla Ragioneria dello Stato) dovrà essere assistita da uno sponsor (banche, imprese di investimento, sgr, società di gestione armonizzate, sicav e intermediari finanziari) chiamato a collaborare con l’emittente nella procedura di emissione dei titoli. L’emittente dovrà anche provvedere ad assoggettare a revisione contabile l’ultimo bilancio. Le obbligazioni potranno essere sottoscritte solo da investitori qualificati che non siano, direttamente o indirettamente, soci della società emittente.

 IL Sole 24 Ore – 5 giugno 2012

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