La classifica in realtà è stata fatta per dire che crescono gli sprechi negli ospedali pubblici italiani, ed è stata stilata e presentata ieri dall’Aiop per dimostrare che le strutture pubbliche ricevono un finanziamento più alto del valore delle prestazioni che erogano: in media sprecano oltre il 29% dei finanziamenti, pari a circa 13 miliardi di euro l’anno.
Ma, anche se come sempre per le classifiche della sanità italiana il report evidenzia una grande fetta di sprechi al Sud (con la Calabria maglia nera con il 46,4% di tasso d’inefficienza) è emerso che il tasso di spreco sta crescendo anche al Nord: dal 20,5% al 21,8%. E a farne le spese è soprattutto la Lombardia, che perde il primato di regione più virtuosa salendo al 19,3% di tasso d’inefficienza contro il 16,9 % dello scorso anno. Così in testa alla classifica si trova il Veneto con il 17,2%, migliorato rispetto al 18,1% dello scorso anno. L’Aiop propone «il principio della terzietà dei controlli per superare il conflitto che vede lo Stato essere regolatore, operatore e controllore delle strutture, proprie e altrui».
Ma a far notizia è il primato Veneto e il governatore Luca Zaia si dichiara «legittimamente orgoglioso per il riconoscimento del buon lavoro che stiamo facendo. Questo primato deve essere uno stimolo per migliorare ancora perché, come emerge dalla stessa ricerca, esistono ulteriori margini di miglioramento anche per noi». Zaia, riferendosi ad esempio al dato della Calabria, sottolinea che si conferma «la necessità dell’introduzione dei costi standard». Festeggia anche l’assessore alla sanità Luca Coletto: «Viene assegnato al Veneto è un primato che ci rende orgogliosi perché si riferisce alla grande madre di tutte le battaglie e cioè l’ottimizzazione della spesa in sanità e l’abbattimento degli sprechi. «Siamo orgogliosi ma non gelosi dei nostri risultati e di come li abbiamo ottenuti per cui siamo pronti a trasferire a chiunque lo desideri le nostre best practices».
Il Giornale di Vicenza – 2 dicembre 2011