Il Pd giudica confusa e superficiale la proposta di riforma della sanità regionale e di “Azienda Zero” cosi come è stata presentata e poi emendata dalla stessa maggioranza in Consiglio: questo il messaggio lanciato ieri da Bruno Pigozzo, Claudio Sinigaglia e Francesca Zottis. Gli esponenti dem hanno analizzato i punti essenziali del maxi-emendamento già depositato in quinta commissione, presentando al contempo il loro progetto di legge che propone la costituzione dell’Agenzia veneta socio-sanitaria e lanciando, per finire, l’appuntamento degli “Stati generali della Sanità” che II Pd convoca oggi a Padova come «momento di incontro e dialogo sul tema Azienda-Zero con tutti i soggetti della sanità veneta».
Secondo Sinigaglia, «II maxi-emendamento presentato dalla maggioranza sconfessa il testo originario e opera delle scelte contraddittorie perché riattiva l’area socio-sanitaria e gli da un direttore con funzioni non precisate, salvo poi rimangiarsi tutto con l’abrogazione completa delle norme di legge»; «Altro esempio della confusione che domina nel nuovo testo: l’Azienda Zero dovrebbe avere ora la possibilità di assumere personale», aggiunge Sinigaglia «ma questo si scontra con la promessa già fatta di un’Azienda ad invarianza di bilancio: forse proprio per questo nel maxi-emendamento viene abrogato l’articolo 22, che conteneva la citata norma finanziaria? Nell’insieme, insomma, ci troviamo di fronte ad un testo che per recepire alcune delle osservazioni fatte dalle parti sociali, crea una fibrillazione incontrollata in tutto il nuovo sistema, che si dimostra ora ancor più fragile che nel passato. Si tratta alla resa dei conti di un testo approssimativo e superficiale, un pasticcio a cui ci opponiamo oggi ancor più di ieri».
Il Mattino di Padova – 6 novembre 2015