“Ecco qua, siamo alle solite, ci troviamo per le mani il solito niente di fatto e sette mesi di lavoro buttati al vento: la riforma è bloccata in commissione da luglio. Siamo al nulla cosmico, ancora una volta”. Cion queste parole si rammarica il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, Jacopo Berti al termine del Consiglio regionale straordinario dedicato alle nomine Ulss e alla sanità.
“Noi siamo contro a chi governa a colpi di titoli sui giornali – tuona Berti – lo fa Renzi a Roma e lo fa Zaia in Veneto. Questa Regione e questa maggioranza si esibiscono in gesti plateali, ma non danno risposte concrete ai veneti. Nel frattempo il Pd ruggisce con il vigore di un gattino bagnato verso questa riforma: più che nell’aula del consiglio regionale sembrava di essere al mercato del pesce. Anzi, al mercato dei primari”. “Questo ennesimo capitolo – ribadisce il capogruppo del M5S – svilisce la sanità veneta con i soliti giochi di palazzo per un pugno di primari”. “Noi – conclude Berti – siamo per la riduzione delle Ulss, l’abbiamo detto anche in tempi non sospetti e l’abbiamo sempre sottolineato in campagna elettorale. Ma vogliamo anche tagliare i costi della burocrazia per investire in servizi ai cittadini, alzando gli stipendi a infermieri e medici, promuovendo la sanità pubblica”.
1 febbraio 2016