La sanità ha meno risorse? Allora l’obiettivo dev’essere «non spendere meno, ma spendere meglio. Senza ridurre i servizi al paziente, e anzi incrementandoli». È questa la filosofia con cui il governatore Luca Zaia ha presentato una delle più impegnative delle 18 riforme che ha già messo in campo depositando in Consiglio regionale altrettante proposte di legge. Ovvero creare una “Azienda Zero” della sanità e ridurre le attuali 21 Ulss a solo sette: una per provincia. La situazione è chiara: la popolazione invecchia, crescono le persone che soffrono di malattie croniche, si moltiplica l’innovazione di tecnologie sanitarie che vanno quindi acquistate e messe a disposizione del sistema pubblico. Ma le risorse calano. La scommessa di Zaia e dei suoi collaboratori è quindi quella tipica di un manager: rifare da capo a piedi l’organizzazione dell’azienda.
L’obiettivo numero uno quindi è «unificare e centralizzare in mano a un solo soggetto le funzioni di programmazione, attuazione sanitaria e socio-sanitaria, coordinamento, governance e gestione tecnico-amministrativa».
In pratica: economia di scala. L'”Azienda Zero” che Zaia vuole istituire in Regione quindi, secondo la proposta di legge, si occuperà di programmare la sanità veneta (anche dal punto di vista delle risorse finanziarie), affidare gli obiettivi alle singole Ulss, gestire gli acquisti, il personale e anche la sua formazione, le tecnologie, l’accreditamento delle strutture private, il monitoraggio dei costi standard, le relazioni con il pubblico, i sistemi informativi e di auditing, l’ufficio legale, gli indirizzi di gestione contabile dei bilanci delle singole Ulss, e infine quella gestione accentrata di fondi sanitari (Gsa) che già oggi è in capo a Venezia. Il tutto scritto nero su bianco nell’ “Atto aziendale” che sarà la magna charta del nuovo organismo regionale. L’obiettivo dichiarato è risparmiare sui costi senza ridurre i servizi, garantire standard di qualità simili in ogni angolo del Veneto, e attuare un controllo omogeneo. Tant’è vero che la proposta di Zaia prevede di ri-costituire in Giunta anche un “Servizio ispettivo” che controlli appunto come viene gestito il bilancio delle singole aziende.
LA STRUTTURA. L’Azienda Zero avrà un suo direttore generale con il suo staff, un collegio sindacale e un “Comitato di indirizzo” che sarà nominato dalla Giunta regionale: cinque persone «di specchiata onorabilità» del mondo socio-sanitario. E prenderà «personale in mobilità della Regione, delle Ulss e anche di altri enti». Come farà a risparmiare? Prima di tutto con il calo di stipendi di dirigenti che ci sarà, poi con la progressiva «aggregazione di sedi e di unità operative tecniche e amministrative».
SOLO SETTE ULSS. Altra grande riorganizzazione risparmia-risorse: l’Azienda Zero avrà sotto di sè solo sette Ulss, una per provincia (vedi grafico), con tanto di nome nuovo (Dolomitica, Marca Trevigiana, Serenissima, Polesana, Euganea, Berica e Scaligera) che è stato scelto proprio per «staccare completamente dalle precedenti Ulss e far emergere la volontà che tutto deve cambiare».
La dimensione territoriale delle attuali province è infatti «parsa quella ottimale». Anche qui l’obiettivo è ambizioso: a dicembre scadono i dg in carica, e già a gennaio le attuali 21 Ulss saranno accorpate nelle nuove sette. Sarà naturalmente Zaia a nominare i sette dg (e potrà anche commissariarli, in caso di guai), chiamati poi a rispondere prima di tutto al dg dell'”Azienda Zero”.
TESTO UNICO E NO DIRIGENTE SOCIALE. Infine la riforma annuncia altre due svolte. Primo, tutte le attuali leggi regionali in materia di sanità saranno accorpate entro metà dell’anno prossimo in un “Testo unico” per sanità e sociale. Secondo, nelle Ulss non ci sarà più il direttore del sociale: la sua funzione sarà assorbita dal direttore sanitario.
PROGETTO DI LEGGE N. 23 – “ISTITUZIONE DELL’ENTE DI GOVERNANCE DELLA SANITÀ REGIONALE VENETA DENOMINATO ‘AZIENDA PER IL GOVERNO DELLA SANITÀ DELLA REGIONE DEL VENETO – AZIENDA ZERO’. DISPOSIZIONI PER LA INDIVIDUAZIONE DEI NUOVI AMBITI TERRITORIALI DELLE AZIENDE ULSS” – presentata alla presidenza del Consiglio il 26 giugno 2015 – proposta di legge del consigliere Luca Zaia
(fonte: Piero Ederle – Il Giornale di Vicenza – 9 luglio 2015)