No al commissariamento delle regioni, ma semmai maggiore responsabilizzazione delle Asl. Lo sostiene il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, presentando il nuovo monitoraggio ministeriale sull’assistenza che introduce nuovi strumenti di controllo della qualità dei servizi offerti ai cittadini. “Puntiamo ad evitare i commissariamenti delle Eegioni, se commissariamento deve essere vada a carico della asl che presenta criticità”, afferma Lorenzin.
Il piano si basa sui flussi informativi e punta a ottimizzare investimenti e a migliorare l’assistenza grazie a una rete ospedaliera più razionale. Lorenzin ha spiegato “che il ministero della Salute prosegue sulla strada del potenziamento del Ssn mettendo a disposizione delle regioni un nuovo cruscotto di valutazione dell’assistenza sanitaria italiana”.
Ma ancora sono troppi gli ospedali in Italia – dal Nord al Sud – che non rispettano gli standard indicati dalla comunità internazionale per garantire la qualità e l’efficacia dell’intervento, ad esempio quando si tratta di infarto, tumore al seno e parto. Dall’analisi dei dati del 2016 emerge, ad esempio, che il 48,3% delle strutture che effettuano l’angioplastica coronarica transluminale percutanea non rispetta gli standard, rimanendo al di sotto dei 250 interventi l’anno. Per quanto riguarda il cancro della mammella solo il 16,2% delle strutture che effettuano interventi chirurgici è dentro gli standard (con almeno 150 interventi l’anno) mentre sono il 22,4% i punti nascita sotto la soglia standard dei 500 parti l’anno.
Dalla direzione della Programmazione del ministero intanto sono partite ventuno lettere alle Regioni per fornire gli elementi utili all’allineamento dell’offerta ospedaliera alle migliori pratiche sanitarie. L’obiettivo è quello di migliorare l’offerta ospedaliera rafforzando i poli specializzati su patologie e cure a maggior impatto sociale.
Per Lorenzin si tratta di “un nuovo modello di governance che orienta le proprie decisioni sulla base delle evidenze che misuriamo e che tende in ultima analisi a valorizzare chi è capace di creare valore per i pazienti”. Ora siamo pronti – aggiunge Lorenzin “a ripensare alla governance in sanità per adeguarla ad un mondo che è cambiato e che continua a cambiare ad una velocità impensabile fino a pochi anni fa
Regioni.it – 30 gennaio 2018