Federica Cappellato. Trecento posti letto tagliati, reparti accorpati, capacità di ricovero e di assistenza ridotta, attività chirurgica ridimensionata: prende il via mercoledì prossimo, primo giugno, per concludersi venerdì 30 settembre, il cosiddetto “Piano ferie 2016” che consentirà di mandare in vacanza 6.800 dipendenti di Azienda ospedaliera universitaria, Ulss 16 e Istituto oncologico veneto.
A prendere, a scaglioni, la valigia in mano per tre settimane di fila saranno infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici di laboratorio, amministrativi: dalla settimana prossima i lavoratori non medici, chiamati in gergo “personale del comparto”, diranno dunque arrivederci ad ambulatori, corsie e reparti in modo frastagliato. Ma quest’anno l’operazione-vacanza si rivela quanto mai ardua, a causa della cronicizzata carenza di operatori della salute, concentrata soprattutto tra Policlinico, Monoblocco, Giustinianeo e Cliniche universitarie, scosse da due scioperi generali tenuti nel giro di cinquanta giorni l’uno dall’altro. Il maggior numero di “soppressioni temporanee” di posti letto si concentrerà nel mese di agosto, solitamente a minor domanda sanitaria: ma inizia già fra tre giorni a calare l’attività in Medicine e Geriatrie, nelle Clinica chirurgiche, in Otorinolaringoiatria, in Chinirgia maxillo-facciale e in Clinica oculistica, in Reumatologia, Malattie del metabolismo, Pneumologia, Fisiopatologia respiratoria, nell’area materno-infantile tra Cllnica e Divisione ostetrico-ginecologica e Pediatria.
Passando nelle strutture di competenza Ulss 16, all’ospedale Sant’Antonio ridotta ovunque l’attività chirurgica, anche in previsione di alcuni lavori di manutenzione; al nosocomio Immacolata Concezione di Piove di Sacco verranno accorpati i reparti di Medicina con la Geriatria, la Riabilitazione con la Neurologia; al grande poliambulatorio Casa ai Colli di Brusegana sarà riorganizzata l’attività intema.
Per quanto riguarda l’Istituto oncologico veneto le prestazioni estive subiranno contrazioni contenute, stante il sempre alto numero di assistiti. Ribadito dalle sigle sindacali il diritto dei lavoratori a vedersi garantiti 15 giorni di riposo senza conteggiare le festività e i riposi compensativi. Rimane comunque ancora molto elevato il residuo ferie dei dipendenti che nell’ultimo anno hanno rinunciato ai necessari periodi di relax per garantire i servizi ai cittadini. Cgil, Cisl e Uil domani incontreranno i vertici dell’Azienda ospedaliera per concordare il Piano ferie in modo definitivo, ma già promettono di esser pronti a dar battaglia, e a intervenire celermente per garantirne il rispetto. Monitorate soprattutto le performances sanitarie che difficilmente potranno essere smussate e tutta l’area dell’assistenza territoriale e domiciliare che in periodo estivo non subisce una contrazione della domanda, che anzi viene potenziata, essendo quelli caldi mesi di solitudine per molti. Garantiti comunque, sia a Padova che nella Saccisica, i servizi a sostegno degli anziani e particolare attenzione verrà dedicata all’area del sociale, anche in previsione delle temperature torride, che faranno scattare una piattaforma dedicata, il cosiddetto “Piano caldo”, per la tutela delle persone fragili.
Il Gazzettino – 29 maggio 2016