“Se continui a fare quello che hai sempre fatto, otterrai i risultati che hai sempre ottenuto”. Cita Einstein la consigliera regionale del Movimento 5Stelle Patrizia Bartelle intervenendo nelle nomine nelle Uls Venete: “Come al solito, sono stati soddisfatti i poteri locali, ignorando le richieste della gente, che in questo caso rappresentate dalle conferenze dei sindaci”.
“In barba ai lavori fermi in 5° commissione sanità e sociale sulla riforma della sanità veneta, con il blocco della legge su Azienda zero, nemmeno calendarizzata in un breve futuro, Zaia ha deciso di procedere con la nomina dei direttori generali delle Ulss venete, con un criterio indecifrabile per i più. Non si è voluto anticipare una riforma ampiamente dibattuta e si è proceduto con azioni a sorpresa e forse nemmeno a conoscenza della stessa maggioranza”.
La consigliera poi ha sottolineato che: “Sin da settembre scorso, il M5S, come anche altre opposizioni, aveva proposto alla maggioranza di sdoppiare in due il famigerato PDL 23 meglio conosciuta come ‘Azienda 0’: da una parte la discussione, ampiamente condivisa, sulla riorganizzazione delle Ulss, dall’altra la discussione generale che valutava la riorganizzazione in maniera complessiva. Ora invece abbiamo assistito alla solita storia di favori pagati al territorio. Alcune provincie si ritrovano con l’Ulss unica, ad esempio Rovigo con la Ulss 18 e Adria con la Ulss 19, come da proposta PDL 23, altre, chissà perché, di Ulss ne hanno due, come Bassano, Ulss di residenza degli assessori Lanzarin e Donazzan oltre che di altri personaggi di spicco del consiglio regionale veneto come il consigliere Finco, e Venezia”.
La consigliera ha poi spiegato che: “Il project financing è un sistema che, di fatto, dà in mano ai privati la sanità pubblica e crea voragini economiche che obbligano realisticamente i veneti a curarsi sempre di meno. Il M5S ha già depositato una propria proposta di legge sulla riorganizzazione della sanità veneta e ne attende la discussione in commissione, rispettosa delle richieste ed esigenze del territorio e dei cittadini tutti. Chiediamo quindi che siano valutate, nelle apposite sedi legali, la correttezza di tali nomine”
www.consiglioveneto.it – 4 gennaio 2016