Sanità. Pipitone (IdV): assicurazioni, bene GdF, subito fondo autogestito
Plauso per l’intervento della Guardia di Finanza di Venezia che ha bloccato il premio di 76 milioni di euro, con il relativo sequestro della documentazione delle gara d’appalto, che la Regione Veneto avrebbe dovuto pagare alla società romena City Insurance per la copertura assicurativa del servizio sanitario regionale, è stato espresso da Antonino Pipitone, consigliere regionale di Italia dei Valori.
“Bene, anzi, benissimo l’intervento della Guardia di Finanza, che finalmente fa chiarezza su una situazione densa di ambiguità ed incertezza – dichiara l’esponente dell’IdV -. La Regione deve sospendere subito ogni procedura rimasta in piedi per l’appalto delle polizze assicurative, quindi procedere a grandi passi verso il fondo autonomo regionale e sbarazzarsi della franchigia dei 500mila euro. Infatti, il fondo regionale autogestito – dice Pipitone – è l’unica strada da percorrere. È l’idea che abbiamo sempre sostenuto e portato avanti da mesi, basta vedere tutti i nostri interventi su questo tema. Costituendo il fondo – invoca Pipitone – le Ulss non dovranno più pagare i risarcimenti al di sotto della soglia fissata a 500mila euro con fondi propri, che verrebbero così sottratti all’assistenza per i malati. Perché il fulcro della questione – prosegue Pipitone – sta proprio nel limite posto a 500mila euro. Dalle cifre ufficiali (periodo 2005-2010) la stragrande maggioranza dei sinistri si attesta su cifre modeste. Quelli che superano la soglia dei 500mila euro, limite che avrebbe fissato il ricorso all’assicurazione “esterna”, si riducono ad un minuscolo 0,8%. Bassissima anche la percentuale delle richieste danni comprese tra i 200mila ed i 500mila euro, appena l’1,8%. La grande massa è infatti inferiore ai 50mila euro: il 76,2%. Numeri – osserva il dipietrista – che raccontano di una realtà sanitaria in cui la cosa più logica è proprio creare un fondo regionale per rifondere i sinistri. Un fondo unico, che si autogestisca. Così si risparmia anche la percentuale da dare al broker e si evita di dissanguare la Regione con polizze costosissime e forse inutili, per coprire eventi rarissimi e percentualmente irrisori. Infatti quasi tutti i sinistri, di poche migliaia di euro l’uno, sarebbero stati scaricati sulle casse delle Ulss, cornute e mazziate”.
18 aprile 2012