Dal segretario regionale alla Sanità al direttore generale dell´Ulss 20 e della 22: ieri mattina davanti al giudice Giorgio Piziali, nel processo a carico del dottor Massimo Brugnettini (accusato di aver inserito nella domanda per la nomina di direttore sanitario requisiti risultati poi non conformi), hanno deposto tutti.
Ed è emerso che, stando almeno a quello che prevedeva la legge, lo stato di servizio appariva idoneo. In realtà (questa l´accusa del pm Ardito) avrebbe dovuto occuparsi della gestione del personale e per almeno cinque anni di direzione tecnico scientifica. Vennero vagliate le attestazioni e i dettami della legge, lui fu nominato salvo poi essere revocato perchè non avrebbe avuto quei requisiti. Si prosegue in aprile
30 gennaio 2013 – L’arena