“Con queste nomine Zaia aggiunge ulteriore confusione al sistema sociosanitario e rischia, a questo punto, di compromettere il funzionamento dei servizi per i cittadini. Oltre a tutte le incertezze giuridiche che gravano su questa partita, il presidente dimostra di non avere le idee chiare: prendendo come pretesto il criterio della specificità, in alcune province nomina un solo direttore reggente ed in altre indica più direttori generali. In realtà si tratta di un gran pasticcio: l’ennesima dimostrazione che le pressioni politiche valgono più della riorganizzazione del sistema”.
Il commento è del consigliere regionale del PD, Claudio Sinigaglia. “Queste scelte – ribadisce l’esponente democratico – rendono soprattutto incomprensibile quale sarà lo scenario futuro del sistema sociosanitario: Zaia vuole una riforma basata su una Ulss provinciale o su due Ulss per ogni provincia?
Su alcuni direttori nulla da dire, ma su altre decisioni invece rimaniamo perplessi. Non si capisce, ad esempio, perché Claudio Dario, DG dell’Azienda Ospedaliera, venga portato all’Ulss di Padova, costringendolo a lasciare tutto il lavoro finora svolto per la realizzazione del nuovo polo ospedaliero. In questo modo si riparte da zero: evidentemente a Zaia piace il gioco dell’oca. Di fatto – conclude Sinigaglia – queste nomine rappresentano un’operazione di ulteriore destabilizzazione del sistema sociosanitario, si deve canno del diritto alla salute dei veneti”.
30 dicembre 2015