Le risorse per il finanziamento annuale delle 24 aziende sanitarie del Veneto dovranno essere assegnate con nuove modalità, più oggettive e rispettose dei tempi della programmazione.
La commissione Sanità del Consiglio veneto, che all’unanimità – approvando a fine settembre il riparto del fondo 2012 – ha impostato una nuova metodologia per l’assegnazione del fondo, ora ha formalizzato i nuovi criteri in un documento trasmesso al presidente della Giunta Luca Zaia e al presidente del Consiglio Clodovaldo Ruffato, ai due assessori alla Sanità e al Sociale Luca Coletto e Remo Sernagiotto, al segretario regionale alla Sanità Domenico Mantoan e a tutti i consiglieri regionali. Nel documento il presidente della commissione Leonardo Padrin dettaglia le novità in termini di tempistica e di criteri per l’assegnazione delle future risorse alle aziende, disegnando un’operazione che assume un ‘respiro’ triennale. Nel concreto – spiega Padrin nel documento inviato a Giunta e colleghi – il riparto 2013 dovrà essere impostato dalla Giunta entro il 31 dicembre 2012 e approvato entro il 30 giugno prossimo, prendendo come punto di partenza quanto erogato nel 2011 e l’entità delle perdite ripianate dalla Regione per quell’esercizio. “In questo modo – sottolinea Padrin – “si saprà con certezza a quanto ammonta il costo effettivo di ogni azienda”. Alla data del 30 giugno prossimo – specifica il documento – si conosceranno con certezza l’entità dei finanziamenti statali assegnati alla Regione per il 2013, il bilancio regionale di previsione per l’esercizio 2013, i bilanci 2012 delle aziende sanitarie (compresi gli oneri per gli investimenti in project finanzing) e, da ultimo, a quanto ammonta la quota accentrata in Regione. “Il 30 giugno è il momento dell’anno – sottolinea Padrin nel documento di indirizzo – in cui l’amministrazione regionale dispone di tutti gli elementi necessari per fare una seria programmazione per i 12 mesi successivi, nonché una proiezione per il triennio successivo”. Nel 2012, inoltre, entreranno in vigore le nuove schede di programmazione ospedaliera e territoriale, per cui – osserva la commissione Sanità – a metà anno si potrà fare il punto “anche in ordine ad aumenti o diminuzioni di costi nelle singole aziende derivanti dall’applicazione delle nuove schede”. Ed è proprio su questo punto che si focalizza il documento di indirizzo della quinta commissione, in quanto il metodo di attribuire “risorse certe e non virtuali” alle aziende consentirà di “assegnare ai direttori generali obiettivi annuali e triennali e di effettuare la conseguente valutazione” del loro operato. Altro elemento di forte responsabilizzazione introdotto dal nuovo metodo è il ‘premio’ previsto per le aziende virtuose: quelle che riusciranno a chiudere i bilanci in attivo potranno trattenere gli utili per spese di investimento, diversamente dal sistema attuale che vede le aziende virtuose restituire gli utili alla Regione per ripianare i buchi delle aziende ‘in rosso’. “Il vantaggio sarà duplice – spiega Padrin – sia per le aziende virtuose, che si vedranno responsabilizzate e premiate per la loro buona gestione, sia per l’amministrazione regionale che potrà trattenere a livello accentrato le risorse per gli investimenti concentrandole sulle aziende più in difficoltà”. “Cambiare tempi e sistema di calcolo del riparto – conclude Padrin – significa fare una scelta strategica per poter davvero programmare il futuro della sanità veneta esercitando quei poteri di indirizzo e di pianificazione che il nuovo Statuto assegna al Consiglio regionale”.
16 ottobre 2012