Partirà venerdì primo febbraio la campagna informativa della Regione che mira ad estendere e potenziare il servizio di rilascio dei referti via internet: 160 autobus transiteranno per un mese, ad Adria, Arzignano, Chioggia, Feltre, Legnago, Mirano, Monselice, San Donà di Piave, Thiene e Verona con lo spot: «Il referto? E’ online sul sito della tua azienda sanitaria ed ospedaliera».
L’iniziativa «referti online» avviata nel 2009 ha permesso di dematerializzare l’intero processo documentale in tutte le Usl, rendendo disponibili i referti via internet a 5 milioni di cittadini: già oggi il 57% dei veneti scarica i propri referti via internet. Considerando un costo di 12 euro per ogni referto, potrebbero essere risparmiati 72 milioni di euro l’anno.
Scaricare dal web i referti medici e ospedalieri, anziché ritirarli materialmente allo sportello, permette all’utente di annullare i tempi d’attesa e comporta un risparmio per la sanità stimato in 12 euro per ogni documento consultato. L’anno scorso oltre la metà dei veneti – il 57% della popolazione adulta – si è collegata al sito di un’azienda sanitaria e ha visionato a domicilio i referti: ciò, secondo i calcoli della Regione, ha consentito una riduzione della spesa burocratica vicina ai 72 milioni. L’obiettivo, ora, è incrementare la percentuale di cittadini che scelgono l’opzione digitale, estendendo – anzitutto -il livello di conoscenza di questa opportunità. Per questo, da oggi alla fine di marzo, 160 autobus attraverseranno i territori di Adria, Arzignano, Chioggia, Feltre, Legnago, Mirano, Monselice, San Donà di Piave, Thiene e Verona per diffondere, attraverso un’immagine, l’informazione di servizio ai veneti. È la campagna Escape: concepita nel medio periodo, mira a «dematerializzare» l’intero processo documentale in tutte le aziende sociosanitarie e ospedaliere della regione. «Il vantaggio non è limitatoal risparmio economico», commenta Luca Coletto, l’assessore alla sanità di Palazzo Balbi «ma offre a medici e pazienti la possibilità di migliorare i percorsi di cura, resi più incisivi dalla rapida disponibilità del documento via internet». Stimolata la domanda, occore adeguare l’offerta: non tutte le aziende hanno raggiunto gli standard fissati in materia di riconversione digitale, tanto da indurre il segretario Domenico Mantoan a richiamare i direttori generali al rispetto degli obiettivi assegnati. Tant’è. Il referto sul pc di casa non costituisce una novità isolata. L’intero sistema del welfare veneto è in rapida trasformazione come testimonia la recente decisione del governatore di avviare l’apertura h24 degli ospedali per abbattere i tempi d’attesa delle visite e degli esami: «L’unica alternativa a questa scelta sarebbe dirottare tutto sulla medicina privata ma noi difendiamo il sistema pubblico», replica Luca Zaia a chi obietta il costo più elevato di una prestazione notturna rispetto a quella diurna. Zaia, comunque, giudica «inevitabile» il rapporto pubblico-privato in sanità, purché avvenga in un clima di «sana competizione»
Corriere del Veneto – 30 gennaio 2013