Gli esiti dell’Audit del 12 e 13 novembre 2015 del Ministero della Salute in merito alle attività di controllo regionale in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare sono arrivati questa mattina all’attenzione della Quinta commissione regionale, cui era presente anche l’assessore alla sanità Luca Coletto.
I consiglieri, in particolare Claudio Sinigaglia del Pd, hanno illustrato i risultati conclusivi dell’audit, che è pubblicato sul sito del Ministero della Salute, e che ha rilevato importanti criticità nell’organizzazione della veterinaria pubblica in Veneto. E in particolare carenze nella definizione di compiti, obiettivi e responsabilità del personale della Struttura regionale competente in Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza alimentare; competenze ripartite in maniera non chiara, con un’articolazione organizzativa regionale incompleta e non coerente. Inadeguatezza numerica del personale della Struttura regionale, con una rilevante perdita negli ultimi anni (da oltre 20 unità del 2010 alle 12 attuali, di cui alcune a tempo parziale). E inoltre una penalizzazione nei Dipartimenti di prevenzione delle Usl del numero di strutture complesse previste per le quattro articolazioni organizzative dell’area di Sanità veterinaria e sicurezza alimentare (i tre servizi veterinari e il Sian), in difformità a quanto stabilite dall’articolo 7 quater del DLgs 502/92. Criticità che da tempo il Sindacato dei veterinari di medicina pubblica, denuncia.
L’assessore Coletto ha annunciato l’intenzione, dopo aver consultato la struttura tecnica, di fornire chiarimenti, e la relativa documentazione (in particolare il carteggio tra Regione e Ministero della Salute) in una prossima seduta della Commissione
16 maggio 2016