Confagricoltura lancia l’allarme sui possibili effetti dannosi della prossima campagna di vaccinazione contro la Blue tongue
Esplode la rabbia degli allevatori sardi. Se la Blue tongue fa paura il vaccino fa terrore. Confagricoltura Sardegna lancia l’allarme sui possibili effetti dannosi della prossima campagna di vaccinazione obbligatoria che dovrebbe iniziare a maggio.
Si teme un “nuovo 2003”, quando la cura preventiva contro l’epidemia “aveva creato ingenti danni alle greggi, cali produttivi di latte, malformazioni e aborti”, ha spiegato l’associazione di categoria che chiede alla Regione di conoscere gli effetti collaterali dei vaccini che si somministreranno per immunizzare gli ovini, indennizzi per eventuali danni e la certificazione per iscritto delle perdite produttive aziendali. Secondo Confagricoltura è necessario istituire un tavolo permanente interdisciplinare fra Asl, Zooprofilattico, Ara e creare un gruppo di ricerca per monitorare la Lingua Blu e i nuovi virus, la Caev e il preoccupante morbo di Schmallenberg.
Se ne è parlato in un un incontro organizzato da Confagricoltura sfociato in un acceso confronto fra Salvatore Farina, responsabile della Sanità Animale dell’Assessorato, e gli allevatori. “Chiediamo agli assessori dell’Agricoltura Cherchi e della Sanità De Francisci di istituire una struttura tecnico amministrativa interdisciplinare che coordini l’Ara, la Asl, lo zooprofilattico e un gruppo di ricerca scientifico – ha sottolineato il direttore di Confagricoltura Sardegna, Maurizio Onorato – in modo da effettuare un costante monitoraggio sulle patologie che colpiscono gli ovini e prevenire invece di inseguire il problema che si ripresenta periodicamente”.
La voce degli allevatori si è fatta sentire forte: “Nella mia azienda c’è stato un calo di parti del 40%”, ha sottolineato Maurizio Podda, titolare a Villaspeciosa di un’azienda antica di tre generazioni.
La Nuova Sardegna – 19 febbraio 2013