Contrastare le malattie animali e dall’altra, tutelare le aziende zootecniche in regola senza penalizzarle con misure troppo restrittive, rilanciare le filiere produttive dell’agro-zootecnia della Sardegna. Sono gli obiettivi dei nuovi provvedimenti che la Regione ha adottato in questi giorni e presentati oggi dagli assessori della Sanita’ Simona De Francisci, dell’Agricoltura Oscar Cherchi e dal commissario delegato per l’emergenza peste suina africana Gilberto Murgia.
A oggi, la situazione e’ la seguente: 103 aziende ovine sospette di infezione; 63 aziende ovine sede di focolaio confermato; 695 ovini morti e 2.297 quelli con sintomi clinici. Il primo provvedimento, sul fronte della Lingua blu, consente tra le altre misure la movimentazione dei capi, come richiesto dal mondo delle campagne.
Viene inoltre istituita una Zona di protezione che comprende l’intero territorio dei Comuni intorno ai 20 km intorno ai focolai confermati e nei 4 km intorno ai focolai sospetti. In queste aree tutte le aziende che detengono animali recettivi sono identificate e sottoposte a sorveglianza clinica. Raddoppiate la sorveglianza sierologica ed entomologica previste dal Piano nazionale di sorveglianza.
Tutti i casi di sospetto o conferma sono comunicati al Servizio Prevenzione regionale, al ministero della Salute e al Centro studi malattie esotiche (Cesme)
Asca – 21 novembre 2012