Il blocco dopo l’allarme sul traffico internazionale di animali. Sospesa la convenzione con un’associazione tedesca
SASSARI. Stop del Comune alle adozioni di cani in Germania. Di maltrattamenti e vivisezione degli animali all’assessorato all’Ambiente non ne vogliono nemmeno sentir parlare, ma l’allarme sempre più alto verso un possibile traffico internazionale di animali gestito dalla malavita e che riserverebbe ai cani italiani trasferiti nel nord Europa un futuro tutt’altro che felice, ha fatto tremare le coscienze a Palazzo Ducale. Anche perché non si tratta di semplici voci, ma di numerose inchieste giornalistiche scoppiate in Italia e in Germania e perfino di un’inchiesta della Procura di Napoli. Al Comune, che nel settembre del 2012 ha siglato una convenzione con l’associazione tedesca Pro Tier proprio per favorire l’adozione in Germania degli animali custoditi nel canile municipale sassarese, la giunta ha così deciso di sospendere, in sede di autotutela, gli affidamenti dei cani in terra teutonica. «Sia ben chiaro che non abbiamo nulla da recriminare contro la Pro Tier – precisa l’assessore all’Ambiente, Monica Spanedda – Si sono sempre comportati benissimo, hanno trattato i cani in maniera ineccepibile e abbiamo avuto garanzie e testimonianze che tutti i 48 animali del canile comunale che sono stati affidati alla Pro Tier godono di ottima salute».
«Le ragazze dell’associazione Qua La Zampa – aggiunge – sono andate di persona in Germania per verificare la sistemazione dei cani adottati dal canile di Sassari, e quindi per quanto riguarda gli animali già affidati possiamo stare tranquilli. Abbiamo comunque ritenuto opportuno sospendere la convenzione nell’attesa che a livello internazionale sia fatta chiarezza sul traffico di animali». In Italia molte associazioni animaliste e di cittadini puntano il dito anche contro i presunti guadagni che le società tedesche realizzerebbero rivendendo i cani italiani, messi in vetrina sul web per cifre che oscillano tra i 200 e i 300 euro. Cosa che è successa anche a diversi cani provenienti dal canile di Sassari. «In Germania chi adotta un cane deve pagare una sorta di tassa di tutela – spiega ancora la Spanedda – non c’è niente di illegale e non c’è alcun lucro». Certo non fa un bell’effetto vedere su siti internet di annunci commerciali inserzioni come quella di Remì, meticcio preso in affidamento dal canile comunale di Sassari, tre anni di età, altezza 40 centimetri (al garrese), e messo in vendita per 275 euro. Oppure Laica, femmina del 2009, alta 35 centimetri, messa in vendita per 355 euro: 280 di tassa e 75 di trasporto. Questi cani dopo aver trovato casa in Germania (spesso sono i cosiddetti stalli, delle specie di case-famiglia per animali aspettano un vero padrone) sono stati vaccinati e accompagnati all’imbarco dal Comune. Poi sono diventati tedeschi a tutti gli effetti.
La Nuova Sardegna – 20 maggio 2013