Entra nel vivo la campagna vaccinale contro il Covid-19. Del siero Pfizer Biontech il Veneto ha ricevuto finora da Roma 85.715 dosi, il 70,15% delle quali già somministrate a sanitari (adesione al 90%), operatori (tasso di opposizione tra il 20% e il 30%) e ospiti delle case di riposo e dei centri per disabili, minori, tossicodipendenti e pazienti psichiatrici. In tutto 184.893 persone. «Abbiamo qualche problema nelle Rsa perché parte del personale rifiuta di vaccinarsi — ammette il governatore Luca Zaia — ma rientra nelle sue prerogative, l’adesione è volontaria».
C’è però una buona notizia: con l’arrivo, ieri, delle prime 7800 dosi di Moderna la campagna può finalmente aprirsi alla popolazione generale. I sieri, scortati dai carabinieri, sono giunti alle 15.35 all’ospedale dell’Angelo di Mestre, sito di stoccaggio dal quale saranno smistate alle altre Usl. I 780 flaconcini, contenenti dieci dosi ciascuno sono custoditi nel freezer della farmacia ospedaliera, a una temperatura di -20 gradi. «Circa il 60% dell’ultima fornitura del vaccino Pfizer Biontech sarà riservata ai richiami che seguono la prima dose, mentre l’anti-Covid di Moderna è dedicato agli over 80 — spiega Zaia —. Ogni Regione otterrà la propria quota tarata su questa fascia di popolazione». Per il Veneto parliamo di 359.169 soggetti, che cominceranno a essere chiamati dalle rispettive Usl a partire dalla prossima settimana, quando è atteso il secondo invio di Moderna, con altre 7800 dosi.
Il piano vaccinale messo a punto dalla Direzione regionale Prevenzione prevede la chiamata attiva attraverso invito scritto corredato da materiale informativo e mandato a domicilio dai Servizi di Igiene e Sanità pubblica, che vi indicheranno giorno, ora e luogo dell’appuntamento. E in queste ore la dottoressa Francesca Russo, a capo del settore, sta finendo di mettere a punto insieme alle dodici aziende sanitarie l’elenco definitivo dei centri vaccinali, una cinquantina dislocati nelle sette province e coordinati dagli ospedali hub dei capoluoghi, deputati a smistare le dosi. Ogni centro effettuerà almeno 2880 somministrazioni al giorno e sarà aperto 14 ore su 24. La lista potrebbe subire aggiustamenti a partire da lunedì, quando il governo si è impegnato a comunicare alla Regione l’esatta quantità di vaccini Pfizer Biontech, Moderna e Astrazeneca (sarà autorizzato il 29 gennaio dall’Ema, l’Agenzia europea del farmaco) per il primo trimestre dell’anno.
Nel frattempo la bozza prevede, tra gli altri, la Fiera per Padova e per Vicenza; villa Farsetti a Santa Maria di Sala, lo stadio Allende a Spinea, Forte Marghera a Mestre, villa dei Leoni a Mira, per l’Usl Serenissima; il PalaInvent a Jesolo, il cinema Astra a San Donà di Piave, il parcheggio del Noventa Designer Outlet e un piazzale a Portogruaro per l’Usl Veneto Orientale; le Gallerie Mercatali a Verona, il Palaferroli a San Bonifacio, l’edificio del Mercatone Uno tra Legnago e Cerea, l’ex bocciofila di Bussolengo, il Palariso di Isola della Scala e il palasport di Villafranca, che effettueranno 4mila vaccinazioni al giorno, per l’Usl Scaligera; la sede della Provincia a Treviso, il Palapace di Cornuda, l’ex Foro Boario di Oderzo, la Casa Riese a Riese Pio X, il Palacicogna a Ponzano, il palasport di San Biagio di Callalta e la palestra Pontavai di Vittorio Veneto per l’Usl Marca Trevigiana. L’Usl Polesana ha invece diviso il territorio in cinque fasce dotate di un punto vaccinale ciascuna da 500-600 metri quadri (palasport per esempio), mentre per le piccole frazioni di Alto e Basso Polesine faranno la spola due Unità mobili con medici e infermieri.
E siccome da lunedì comincerà anche la somministrazione della seconda dose agli 880 sanitari immunizzati durante il «Vaccination Day» del 27 dicembre scorso, dal concorso Arcuri sono in arrivo i primi 50 degli 800 medici destinati in rinforzo al Veneto. «Martedì intanto ci hanno mandato la terza fornitura di Pfizer Biontech, ulteriori 40mila dosi — dice Luciano Flor, dg della Sanità regionale — entro venerdì le finiamo. I commissari delle aziende sanitarie ce ne chiedono in continuazione: appena arrivano, le somministrano». Solo ieri sono state immunizzate 4727 persone, mentre dall’inizio della campagna hanno assunto l’anti-Covid 58.021 sanitari del pubblico e del privato su 91.035, 11.695 operatori delle Rsa e 13.668 ospiti su un totale di 93.858. Secondo il ministero della Salute con il 68,8% delle dosi utilizzate il Veneto è la terza regione per vaccinazioni, dietro a Campania (77.7%) e Umbria (69,8%).