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Ségolène Royal alla disfida della Nutella. Il ministro Galletti: «È sconcertante». La responsabile francese dell’Ecologia: non mangiatela, c’è l’olio di palma. Ferrero: è sostenibile al 100%

«Bisogna ripiantare gli alberi in modo massiccio perché assistiamo a una grande deforestazione, che è una delle cause del riscaldamento climatico», esordisce la ministra francese dell’Ecologia e numero tre del governo Ségolène Royal, invitata alla trasmissione tv Le Petit Journal per parlare della grande conferenza sul clima «COP21» che si apre in dicembre a Parigi.

Fin qui niente di sconvolgente, sembra la solita generica dichiarazione di buone intenzioni, un appello tanto ragionevole quanto privo di conseguenze per lo stile di vita dei singoli. Ma è la frase successiva a risvegliare l’attenzione del pubblico. «E bisogna smettere di mangiare la Nutella», aggiunge Ségolène Royal.

Gli spettatori alzano la testa, il conduttore Yann Barthès è sorpreso, «è buona, la Nutella…», prova a obiettare, «ma non va mangiata— insiste Royal —, perché si tratta di olio di palma, corresponsabile della deforestazione».

L’olio di palma è il nuovo nemico pubblico. Criminalizzato nelle diete (è presente nella maggior parte di biscotti e merendine), e incolpato delle catastrofi climatiche. Già nel 2011 la commissione Affari sociali del Senato a Parigi aveva aumentato del 300 per cento la tassa sull’olio di palma, ma due anni dopo il premier Jean-Marc Ayrault aveva annullato quel provvedimento.

Il dialogo televisivo continua. «Così però rischia di fare crollare tutta un’azienda, se dice “non bisogna mangiare la Nutella”», insiste il conduttore rivolto alla Royal. «E allora devono utilizzare delle altre materie prime», ribatte la ministra francese.

L’azienda italiana già in passato ha spiegato che l’olio di palma è un ingrediente insostituibile per la Nutella, e si è lanciata allora in una campagna per garantire la sostenibilità ambientali delle piantagioni (Indonesia e Malesia sono i maggiori produttori). Ieri la Ferrero France in una nota ha spiegato che «i nostri prodotti sono realizzati facendo uso esclusivo di olio del frutto di palma certificato al 100% come sostenibile, secondo quanto previsto dalla “tavola rotonda sull’olio di palma sostenibile – Rspo” (la Rspo è un’associazione che riunisce produttori, investitori e alcune ong , ndr )».

Royal sembra avere deciso di scuotere l’opinione pubblica accompagnando i proclami sull’ambiente con esempi concreti: prima della Nutella il suo bersaglio è stato l’erbicida Roundup Monsanto, che sarà vietato dal 2016.

Il ministro italiano dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha reagito seccamente con un tweet: «Ségolène Royal sconcertante: lasci stare i prodotti italiani. Stasera per cena… pane e Nutella».

Il Corriere della Sera – 17 giugno 2015 

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