Tutte le leggi degli ultimi sei anni hanno previsto penalizzazioni specifiche per i dipendenti pubblici diventati bersaglio fisso. Il dipendente pubblico è diventato un cittadino di serie B: il diritto al lavoro, alla retribuzione, all’equità fiscale e le stesse norme costituzionali non si applicano integralmente ai dipendenti delle pubbliche Amministrazione. Il risultato? Dal 2006 si sono persi oltre 300mila posti di lavoro. Dal 2010 sono stati persi 10,8 miliardi di retribuzioni nel pubblico impiego. E infatti l’Italia è agli ultimi posti nei Paesi Ocse per numero e retribuzioni medie dei dipendenti pubblici. Intanto i precari nella pubblica amministrazione sono oltre 100mila. La Confederazione sindacale medici e dirigenti ha deciso di “mettere in fila” sei anni di leggi di stabilità e di provvedimenti punitivi per il pubblico impiego. Si tratta di un elenco lunghissimo che fa riflettere. Ecco le “leggi speciali” contro i dipendenti pubblici. Il documento
Fonte Cosmed – 16 giugno 2016