È stata fissata per domani l’udienza al tribunale civile di Roma per decidere sul ricorso presentato d’urgenza dalla coordinatrice provinciale Valentina Dascanio e dal segretario organizzativo Giorgio Muccio (ma entrambi si sono dimessi) per annullare la lista elettorale alla Camera per il collegio Veneto 2.
Dopo che il comitato nazionale di ga.anzia di Sel ha annullato le preferenze dei 155 elettori del seggio Chioggia 2, allestito a Sottomarina, facendo retrocedere nella lista della scheda elettorale Dascanio e Muccio alle spalle di Rita Zanutel, vicesindaco di San Stino, e di Luigi Solimini, ex sindaco di Mira. Una decisione presa per irregolarità – 16 firme ritenute sospette e un forte ritardo nella comunicazione dei dati – ma che per i ricorrenti è stata presa «solo per garantire la candidatura ai soliti noti». Da qui la decisione di ricorrere alla magistratura ordinaria. «I vertici nazionali di Sel ci hanno profondamente deluso» spiega Muccio «e per questo abbiamo deciso di andare per la nostra strada. Anche dopo che abbiamo sollevato il caso nessuno ci ha contattato per cercare di risolvere la questione, snobbando il nostro lavoro e quello di moltissimi militanti». Dura la presa di posizione di Dino Facchini, coordinatore regionale di Sel: «Il ricorso per contestare la decisione della Commissione nazionale di garanzia, che ha annullato il risultato delle primarie di Sel nel seggio di Chioggia2, non ha altro obiettivo che quello di danneggiare Sel nella raccolta delle firme per la presentazione delle liste elettorali». «Un atteggiamento di rivalsa che purtroppo» prosegue «riconducibile alla vecchia politica, tendente ad esasperare l’importanza di una competizione elettorale, e volta unicamente ad occupare posti del parlamento o di altre assemblee elettive».
Corriere del Veneto – 16 gennaio 2013