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Senato, ecco la scheda: Monti primo, Grillo ultimo. Respinti ricorsi

Primo Monti, secondo Ingroia, terzo Bersani e quarto Berlusconi. Non è un sondaggio, ma solo l’ordine dei partiti sulla scheda elettorale veneta del Senato.

Ieri mattina in Corte d’appello si è tenuto il sorteggio che, fatalità, ha messo in testa proprio i gruppi più quotati in regione, salvo il Movimento 5 Stelle, che è in coda, al sedicesimo posto. In mezzo ci sono Veneto Stato, Liga Veneta, Partito comunista dei lavoratori, Io amo l’Italia, Riformisti italiani, Progetto nazionale, Donne per l’Italia, Forza Nuova, Fare per fermare il declino, Indipendenza veneta, CasaPound. Con un secondo sorteggio è stato poi stabilito l’ordine delle liste nelle due uniche coalizioni presenti: in quella del Pd ci saranno Pd, Centro democratico e Sel, in quella del Pdl l’ordine è Pensionati, Mir, La Destra, Fratelli d’Italia, Pdl e Lega. All’appello non ci sono le 4 che erano state escluse, ovvero «Amnistia, giustizia e libertà» e Popoli sovrani, che non avevano nemmeno presentato il ricorso, ma anche Fiamma Tricolore e Intesa popolare, i cui ricorsi sono stati rigettati dalla Corte di Cassazione. La Fiamma aveva infatti depositato per errore alcune pagine di firme che appartenevano alla presentazione della lista alla Camera e la correzione è stata effettuata fuori tempo massimo, non raggiungendo dunque le 850 firme necessarie. Intesa popolare, il partito che ha come portavoce Vittorio Sgarbi, aveva invece depositato 2 mila firme, ma la maggior parte erano doppie o non valide. Per questo gli uffici della Corte hanno trasmesso gli atti alla procura della Repubblica di Venezia.

Corriere del Veneto – 29 gennaio 2013

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