Il fronte animalista: “Grave errore”. E Giovanardi: allora abolite l’ippica
A un certo punto il presidente di turno Maurizio Gasparri richiama la senatrice di Sinistra italiana, Loredana De Petris: «Non minacci di sguinzagliare i leoni sotto casa di Giovanardi ». Carlo Giovanardi serafico: «A dicembre gli animalisti di Modena mi hanno detto che sarei dovuto finire in un forno crematorio perché mi ero espresso contro le zanzare che portano la malaria». Aula del Senato, dibattito sul Codice dello spettacolo, scintille sulla delega con la quale si chiede al governo l’eliminazione degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti, per venire così incontro «alla mutata sensibilità nella società».
La relatrice Rosa Maria Di Giorgi, renziana, propone un emendamento con cui si passa da «graduale eliminazione» a «graduale superamento». «È un passo indietro» attacca De Petris. Interviene il ministro Franceschini: «Non c’è alcun cedimento ». De Petris: «Bisogna indicare tempi chiari: tre anni». Giovanardi punzecchia: «Quali finalità hanno le corse dei cavalli se non il divertimento?». Poi Giovanardi parte in quarta: «Qua c’è una cultura che vuole abrogare il palio di Siena. L’uomo può mettere a rischio la sua vita e fare il trapezista, ma l’animale no!» Scilipoti applaude. Bencini Idv, ex M5S: «Mai avrei creduto di pensarla come Giovanardi ». Poi chiede perplessa: «Il Circo Orfei potrà fare un contenzioso e dire: perché io non posso mentre i carabinieri possono fare la parata con i cavalli addestrati? » Manuela Repetti, ex Forza Italia, ora gruppo Misto: «Sono amareggiata. Al solito quest’aula ha dimostrato mancanza di sensibilità. Inserire la parola eliminazione aveva un significato educativo: l’orso con il tutù che deve andare in bicicletta o l’elefante che deve stare su una zampa sola è divertimento? Fino a qualche decennio fa nei circhi c’erano i nani, c’erano le donne cannone».
Michela Montevecchi, M5s: «Contrariamente a quello che pensa Franceschini l’opinione pubblica non è così ignorante da non capire che la gradualità non significa alcunché». Giovanardi, ormai scatenato: «Pensiamo al trekking e a quelli che girano con i cavalli lungo i percorsi natura: se invece vengono utilizzati per un giro di pista al circo non va più bene. Ma è assurdo! Puoi tenere invece un pastore tedesco o un San Bernardo in casa, il San Bernardo starebbe meglio in montagna piuttosto che in un appartamento a Roma».
Poi l’esponente cattolico dice che anche le fondazioni liriche vivono di denaro pubblico non potendosi sostenere con i soli biglietti, «ma il circo prende un milionesimo degli altri». Montevecchi: «Lo dice proprio lui che viene da Modena, la città di Pavarotti ». Giovanardi: «Pavarotti andava a cavallo anche se il suo cavallo era un po’ sfortunato, visto la sua corporatura». Dove mettere gli animali, se saranno eliminati? E i 6mila lavoratori che fine faranno? Gasparri: «Non credo che mettano le tigri sui Monti Simbruini». De Petris: «Metteranno i leoni con i lupi». Alle sei di sera, dopo un dibattito lungo un giorno, la formula del «graduale superamento» passa con 121 sì, 12 contrari, 73 astenuti. La zarina animalista Maria Vittoria Brambilla: «Maggioranza tremebonda». Ora la legge va alla Camera.
Dopo un lungo dibattito la norma contenuta nel ddl spettacolo viene approvata. Ora la Camera
Repubblica – 21 settembre 2017