L’Usl 6 cerca di arginare sul nascere la diffusione della variante Delta a Padova. Oggi saranno effettuati circa 700 tamponi fra personale e utenti dei centri estivi di Padova Nuoto e San Paolo, dove si sono registrati i primi casi. Intanto emerge un nuovo cluster di “indiana” a S.Giorgio in Bosco: tre lavoratori rientrati dall’Uzbekistan. L’Istituto Zooprofilattico: variante Delta salita all’11% dei casi.
L’Usl 6 Euganea stringe le maglie dei controlli nel tentativo di isolare tutti i casi di contagio e arrestare sul nascere il diffondersi della variante Delta. Oggi saranno effettuati circa 700 tamponi nei centri estivi di Padova Nuoto e San Paolo dove sono emersi i contagi nei giorni scorsi. E un nuovo cluster di variante indiana è stato scoperto a San Giorgio in Bosco: tre lavoratori di un’azienda, rientrati dall’Uzbekistan, sono risultati positivi. Anche in questo caso è stato attivato il protocollo di tracciamento e screening per colleghi e contatti. Un’altra tornata di tamponi è stata programmata anche nel condominio dell’Arcella dove si sono rilevati contagi da variante Gamma (brasiliana) tra cittadini originari del Bangladesh. Anche in questo caso, il tracciamento sarà esteso alla comunità straniera presente a Padova.
TAMPONI AI CENTRI ESTIVI Per ora rimane invariato il numero di contagi da variante Delta fra i partecipanti ai centri estivi di Padova Nuoto a Voltabarozzo e San Paolo. Nel primo caso rimane confermata la positività di un ragazzino di 11 anni e dei suoi genitori – la mamma è ricoverata in Terapia intensiva nell’Azienda ospedale Università di Padova – e un operatore. L’Usl effettuerà da oggi altri 549 tamponi su personale e utenti afferenti alla Padova Nuoto. Sono 159, invece, i tamponi in programma tra perdonale e utenti del centro San Paolo dove al momento sono confermati i contagi di una ragazzina di 13 anni e dei suoi genitori. Aggiornamenti arrivano anche per il cluster di variante Delta nel camp di rugby a Isamar: sui 16 contagi rilevati, otto sono padovani: sei ragazzini, un genitore e un operatore. Altri due membri dello staff hanno iniziato ad accusare sintomi che possono essere riconducibili al Covid: si attende l’esito del tampone. A Isola Verde, dove l’Usl 3 Serenissima in accordo con la Regione è intervenuta con una stazione mobile per effettuare tamponi, non sono emersi altri casi di contagio, su 500 test fatti negli ultimi due giorni.
VARIANTE BRASILIANA IN CONDOMINIO I casi di positività alla variante Gamma nel condominio dell’Arcella abitato per lo più da cittadini di originari del Bangladesh sono finora 9 a cui si aggiungono 3 contatti collegati. Il caso indice è stato quello di una donna di 34 anni al sesto mese di gravidanza che è stata ricoverata a Malattie infettive dal 5 all’11 giugno. Del 20 giugno, invece, la segnalazione al Servizio di Igiene e Sanità pubblica del caso di una trentaduenne residente nel medesimo condominio, positiva alla variante Gamma: è tutt’ora ricoverata in Terapia intensiva. Nei prossimi giorni, verosimilmente da lunedì, l’Usl ha in programma una nuova tornata di tamponi dopo quella conclusa il 24 giugno fra i 134 residenti del condominio: sul posto interverranno medici e operatori delle Unità speciali di continuità assistenziale. Il Dipartimento Prevenzione dell’Euganea ha deciso di estendere il tracciamento e lo screening anche al centro induista della collegati. Il caso indice è stato quello di una donna di 34 anni al sesto mese di gravidanza che è stata ricoverata a Malattie infettive dal 5 all’11 giugno.
CLUSTER DELTA IN AZIENDA Un nuovo cluster di variante Delta interessa un’azienda di San Giorgio in Bosco: tre lavoratori rientrati dall’Uzbekistan il 24 giugno sono infatti risultati positivi e il sequenziamento del virus ha accertato che si tratta di variante indiana. Ieri nell’azienda sono intervenuti per un sopralluogo gli operatori dello Spisal dell’Usl Euganea, per tutte le verifiche sul rispetto delle norme di prevenzione dei contagi e per il tracciamento dei contatti dei tre lavoratori positivi.
CACCIA APERTA ALLE VARIANTI L’esiguità dei nuovi contagi che emergono quotidianamente sul territorio provinciale consente di sottoporli tutti a sequenziamento per identificare così le varianti. L’ultima indagine dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie su 27 campioni raccolti tra il 21 e il 22 giugno, ha rilevato 4 varianti diverse: il 59,26% Alfa (inglese), il 22,22% variante Gamma (brasiliana), 11,11% Delta (indiana) e 7,41% variante B.1621 (Colombia). Nel Padovano sono presenti le varianti Alfa, Gamma e Delta, mentre non è ancora stata rilevata quella colombiana, per ora trovata solo nel Vicentino. L’analisi dell’Istituto si sofferma sulla diffusione della variante Delta: “La sua crescita sembra per ora minore rispetto alle attese” si sottolinea, “la prevalenza della variante nel territorio regionale è comunque cresciuta di 9.61 punti
percentuali rispetto alla sorveglianza del 23 maggio, passando dall’1,5 all’11,11%”.
Il Mattino di Padova