L’allerta per l’epidemia di epatite A causata dall’ingestione di frutti di bosco surgelati contaminati ha coinvolto altri paesi oltre l’Italia dove sono state distribuite le confezioni contaminate si tratta di: Belgio, Svizzera, Gran Bretagna, Olanda, Spagna e Svizzera.
È quanto emerge dal sistema di allerta europeo Rasff che due giorni ha diramato un aggiornamento dell’avviso pubblicato in rete il 26 giugno 2013 relativi ai quattro dossier (2013.0880- 2013.0756-2013-0757-2013.0694)
La questione come si vede è ancora lontana dall’essere risolta e le autorità sanitarie italiane non hanno identificato la causa del focolaio e. D’altro canto la materia prima delle confezioni di frutti di bosco proviene da 5 paesi e questo complica la situazione. Il Ministro della salute dopo le sollecitazioni de Il Fatto Alimentare ha diramato l’elenco dei prodotti ritirati dal mercato e consiglia di non consumare frutti di bosco surgelati crudi (vedi nota 1).
In questo ambito stona il silenzio delle catene di supermercati. Ci piacerebbe sapere quali sono le catene che hanno commercializzato i lotti contaminati e se hanno provveduto in modo adeguato ad avvertire i consumatori. È probabile che qualcuno abbia ancora in freezer le confezioni con scadenza 2015. È lecito chiedersi perchè il ministero, i produttori e le catene di supermercati interessate non abbiamo diffuso in rete le fotografie dei prodotti.
Questo è un atteggiamento inaccettabile, la legge è molto precisa e chiede ai produttori e ai supermercati di avvisare i consumatori. In Italia lo fanno in pochi e quando accade il gestore appende dei cartelli nei punti vendita (solo Ikea di solito pubblica degli annunci sui giornali e sul sito). Carrefour ha iniziato a pubblicare in rete l’elenco dei prodotti ritirati perchè potrebbero provocare danni alla salute, ma solo quelli con il proprio marchio ritirati dal mercato. Auchan ci ha scritto che in settembre inizierà a farlo. Sogegross ci ha inviato un comunicato in cui annuncia di avere iniziato a pubblicare sul sito la lista dei prodotti ritirati. E gli altri? Aspettiamo fiduciosi le risposte e vi terreno aggiornati.
Roberto La Pira – Il Fatto alimentare – 21 luglio 2013