Il complesso monumentale dell’”Ex Corte Benedettina” di Legnaro rinascerà presto a nuova vita, grazie a un articolato Accordo tra la Regione del Veneto, proprietaria dell’immobile, l’Università di Padova, il Comune di Legnaro e l’Agenzia Veneta per lo sviluppo nel settore primario.
Il Protocollo d’Intesa per la Valorizzazione del Complesso Monumentale denominato “Ex Corte Benedettina” è stato firmato oggi a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, dal Presidente Luca Zaia, dal Rettore dell’Università Rosario Rizzuto, dal Sindaco di Legnaro Giovanni Bettini e dal Direttore dell’Agenzia Alberto Negro. Erano presenti anche il Vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin e l’Assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan.
La Regione ha ceduto in comodato gratuito all’Università e al Comune ampie parti del compendio, che ospiteranno quindi una serie di importanti attività dell’Ateneo patavino e del Comune di Legnaro.
Soddisfazione per la concretezza dell’accordo, che rilancia e mette a disposizione della comunità una struttura di grande valenza, è stata espressa da tutti i firmatari.
“Valorizzare gli immobili di proprietà della Regione, e quindi di tutti i cittadini – ha detto Zaia – è un dovere al quale cerchiamo da tempo di rispondere in molti modi. Questo di oggi è quanto di meglio, perché scaturisce da buoni e sani accordi tra Istituzioni, grazie ai quali, in questo caso, abbiamo fatto in modo che una complesso di grande pregio non diventasse una cattedrale nel deserto”.
Da parte sua, il Rettore Rizzuto ha definito l’accordo “un esempio della sintonia esistente tra Università e Regione” e ha descritto un impegno profondo all’interno della struttura.
Per il Sindaco di Legnaro Bettini, che ha confermato come nella porzione di stabile di sua competenza troverà posto il Progetto di Medicina Integrata per l’area del Piovese Nord, “il territorio comunale inverte la marcia verso la messa a disposizione di nuovi servizi alla popolazione”.
In particolare, l’Università , stante la vicinanza con il campus di Agripolis, destinerà la sede a servizi per la didattica, per realizzare un polo museale in grado di valorizzare le collezioni del Campus, i Centri di Ricerca Interdipartimentale, i Laboratori di servizi per attività di trasferimento tecnologico e altre attività di ricerca, anche in collaborazione con l’Agenzia Veneta per lo Sviluppo nel Settore Primario.
Regione Veneto – 6 marzo 2018