“Siamo all’opposizione e facciamo il nostro lavoro, la maggioranza faccia la maggioranza e decida. Invece non ci riescono perché si sono infilati in un cul-de-sac, in particolare per la rigidità dell’assessore Coletto, che rischia di compromettere il disegno complessivo della riforma sanitaria che stiamo discutendo ormai da giugno”. Il consigliere del Partito Democratico Claudio Sinigaglia, relatore di minoranza sul Pdl 23, ribatte alle critiche che arrivano dai banchi della maggioranza, invitandola a svolgere in pieno il proprio ruolo.
“Ascoltino il territorio e rispondano con un’organizzazione del sistema sociosanitario che sia valida per tutto il Veneto e non si nascondano dietro convocazioni inutili del Consiglio regionale – spiega Sinigaglia – Non hanno ancora illustrato in aula un criterio chiaro e omogeneo sulle Ulss, limitandosi a una proposta di accorpamento: Emilia Romagna e Toscana, per esempio, le hanno ridotte ma solo dopo aver potenziato i servizi sul territorio. La maggioranza può decidere se rispondere in modo costruttivo, così come è stato per la prima parte del pdl 23 (Azienda Zero) oppure se andare avanti su questa strada. Da parte nostra continueremo a fare l’opposizione, chiedendo segnali importanti per le case di riposo (Ipab) per le esenzioni del ticket e per le agevolazioni sulle cure odontoiatriche”. Sinigaglia chiama poi in causa il presidente della Regione, anche oggi assente a Palazzo Ferro Fini: “È la sua legge, per questo è incomprensibile il distacco di Zaia dai lavori del Consiglio. È ormai evidente che preferisca, rispetto alla dialettica politica, il mero esercizio del potere. La scelta di nove Ulss così come ci è stata presentata risponde infatti a logiche esclusivamente politiche, che nulla hanno a che vedere con la qualità dei servizi sociosanitari da assicurare al territorio”.
8 settembre 2016