Sociale, il report sul Veneto. Prestazioni assistenziali: Treviso è la prima provincia. I sindacati: «Preoccupa la riforma della sanità»
Treviso è la prima provincia in Veneto per adesioni al Casellario dell’assistenza, il nuovo servizio dell’Inps che raccoglie tutte le informazioni relative alle prestazioni assistenziali erogate per programmare gli interventi sociali in maniera più rispondente ai bisogni concreti della popolazione. Il dato emerge all’interno del report semestrale sulla contrattazione sociale con comuni e case di Riposo inviato da Cgil, Cisl, Uil e Federazione pensionati nei giorni scorsi. I numeri, inoltre, sottolineano gli ottimi risultati nelle politiche di sostegno al reddito con l’applicazione in tutti i comuni dell’indicatore della situazione reddituale e patrimoniale Isee per i redditi tra 10.000 e 15.000 euro. Oltre alla relazione con i Comuni, Cgil, Cisl e Uil hanno sviluppato un confronto con le 12 principali Case di riposo della provincia. Nel corso degli incontri le organizzazioni sindacali hanno constatato il sostanziale mantenimento delle tariffe dell’anno precedente e gli investimenti, anche attraverso convenzioni con i singoli Comuni, per garantire una migliore assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti e per creare spazi abitativi condivisi per anziani autosufficienti (cohousing). Insieme a questo però il sindacato registra la preoccupazione dei sindaci per la riforma della sanità veneta che rischia di creare scompensi nei servizi sociali. «Sull’integrazione e la qualità dei servizi sociali-sanitari nei distretti, la realizzazione delle strutture di medicina integrata, gli ospedali di comunità per la riabilitazione e lungodegenze, la residenzialità e l’assistenza domiciliare degli anziani c’è ancora molto da fare – sottolineano Paolino Barbiero, segretario generale Spi Cgil Treviso, Sneder Scotton, segretario Fnp Cisl Belluno Treviso e Mario Tozzato della Uilp Uil Treviso Belluno – Registriamo, infatti, la preoccupazione degli amministratori per la politica di dismissione del sociale che lentamente viene perseguita nella sanità veneta». (Elena Filini)
IL GAZZETTINO – Domenica, 30 luglio 2017