Il Ministero della Salute il 6 settembre ha inviato ai servizi veterinari delle Regioni una nota di chiarimenti circa la sospensione dei test per Bse sui bovini regolarmente macellati, quelli sottoposti a macellazione di urgenza e a macellazione differita.
Dal primo luglio 2013 sono stati sospesi al macello i test per i capi bovini regolarmente macellati mentre sussiste ancora l’obbligo per i capi di età superiore ai 48 mesi delle sole categorie a rischio (morti, macellati d’urgenza e differiti) e l’attività di controllo sugli animali clinicamente sospetti per Bse. Ai sensi del Regolamento 999/2001, gli animali macellati in differita, abbattuti nell’ambito di un programma di eradicazione (ad esempio Tbc o Brc) non rientrano, seppure di età superiore ai 48 mesi, tra gli animali delle categorie a rischio di cui l’obbligo di accertamento diagnostico per Bse.
Non sono esclusi dai test per Bse invece gli animali con segni clinici o sospetti di malattie trasmissibili all’uomo o agli altri animali. Per gli animali macellati d’urgenza vi è attualmente l’obbligo di campionamento per Bse, diversamente dagli animali regolarmente macellati, per i quali invece tale obbligo non è piu previsto ai sensi della Decisione 76/2013/Ce.
I controlli diagnostici per Bse, su capi macellati in Italia ma provienienti dagli stati membri che ancora non beneficiano del nuovo sistema di sorveglianza si applicano unicamente agli animali di età superiore ai 24 mesi per le categorie a rischio e di 30 mesi per quella dei regolarmente macellati.
La nota sottolinea anche l’importanza delle verifiche ante e post-mortem presso le strutture di macellazione al fine di attribuire la giusta classificazione dei capi delle categorie a rischio e l’importanza del controllo sanitario in allevamenti sui capi sospetti per Bse.
11 settembre 2013 – riproduzione riservata