Cresce, anche dentro il Partito democratico, il pressing sul premier Matteo Renzi perché revochi la nomina a sottosegretario (alle Infrastrutture) di Antonio Gentile, l’esponente del Ncd protagonista del “caso” dell’Ora della Calabria, denunciato dal suo direttore Luciano Regolo.
Il giornalista aveva rivelato che il suo giornale non era uscito in edicola il 19 febbraio per impedire la pubblicazione di un articolo su un’inchiesta per presunte irregolarità nell’affidamento di incarichi esterni da parte dell’Azienda sanitaria di Cosenza nella quale sarebbe coinvolto il figlio di Gentile (accusato di abuso di ufficio, falso ideologico e associazione a delinquere). Ufficialmente un guasto alle rotative, ma in realtà dietro l’incidente ci sarebbero state pressioni sull’editore del quotidiano da parte di Gentile (che ha smentito). Sull’episodio la Procura di Cosenza ha aperto un’inchiesta.
Le polemiche erano partite già venerdì al momento della presentazione dei sottosegretari e viceministri che completavano la squadra di Governo. L’onda ha preso a ingrossarsi e alle richieste di dimissioni arrivate ieri dal M5S e Sel si sono aggiunte quelle interne allo stesso partito del premier (dove non mancano malumori per le nomine decise dall’Esecutivo, anche per la scarsa presenza di donne). Parla di «errore grave» il deputato e segretario regionale del Pd della Calabria, Ernesto Magorno: «Una scelta che il Pd calabrese, unitariamente, non condivide e che chiede sia rivista». Sulla stessa linea il bersaniano Alfredo D’Attorre: «La vicenda di Antonio Gentile non mi sembra edificante e mi sembra inopportuna la sua permanenza al governo». D’Attorre è comunque convinto che «né il presidente del consiglio né i vertici Ncd erano a conoscenza pienamente della vicenda, altrimenti avrebbero dovuto soprassedere da questa scelta». «Ncd e il suo segretario Angelino Alfano liberino il Governo Renzi dall’imbarazzo determinato dal “caso Gentile”» è l’invito di un altro deputato democratico Dario Ginefra.
«La nomina a sottosegretario di Antonio Gentile ci ha riempito di tristezza – ha detto ieri a Radio Capital Luciano Regolo, direttore dell’Ora della Calabria –. Caro Renzi, se vuoi veramente il rinnovamento torna indietro». A difesa del senatore del Ncd intervengono i suoi colleghi conterranei (la sua nomina «una speranza di inversione di rotta per l’isolamento strutturale che interessa da decenni la nostra Regione» scrivono i senatori calabresi di Ncd) e L’Occidentale: per il giornale on line di Ncd l’attacco a Gentile «ha lo scopo per nulla celato di colpire Angelino Alfano per ragioni di lotta politica».
Il Sole 24 Ore – 2 marzo 2014