E’ pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea del 14 luglio il Regolamento di esecuzione (UE) 2016/1141 della Commissione, del 13 luglio 2016, che adotta un elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale in applicazione del regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio. L’elenco contiene tutte le specie aliene invasive che richiedono un’azione coordinata in tutta l’Unione Europea. Si tratta di un primo importante passo avanti nella lotta alla perdita di biodiversità nel continente. Si tratta di 37 specie che causano danni su vasta scala. Il danno che causano negli Stati membri in cui sono presenti è di entità tale da giustificare l’adozione di apposite misure applicabili in tutta l’Unione, anche negli Stati membri ancora indenni e persino in quelli che si presume restino tali. Rimpiazzando le specie autoctone, quelle aliene sono infatti la prima delle principali cause di perdita di biodiversità, con importanti conseguenze anche sull’economia dei Paesi membri
Ecco l’elenco:
Baccharis halimifolia L, Cabomba caroliniana Gray, Callosciurus erythraeus Pallas, 1779, Corvus splendens Viellot, 1817, Eichhornia crassipes (Martius) Solms, Eriocheir sinensis H. Milne Edwards, 1854, Heracleum persicum Fischer, Heracleum sosnowskyi Mandenova, Herpestes javanicus É. Geoffroy Saint-Hilaire, 1818, Hydrocotyle ranunculoides L. f., Lagarosiphon major (Ridley) Moss, Lithobates (Rana) catesbeianus Shaw, 1802, Ludwigia grandiflora (Michx.) Greuter e Burdet, Ludwigia peploides (Kunth) P.H. Raven, Lysichiton americanus Hultén e St. John, Muntiacus reevesi Ogilby, 1839, Myocastor coypus Molina, 1782, Myriophyllum aquaticum (Vell.) Verdc., Nasua nasua Linnaeus, 1766, Orconectes limosus Rafinesque, 1817, Orconectes virilis Hagen, 1870, Oxyura jamaicensis Gmelin, 1789, Pacifastacus leniusculus Dana, 1852, Parthenium hysterophorus L., Perccottus glenii Dybowski, 1877, Persicaria perfoliata (L.) H. Gross (Polygonum perfoliatum L.), Procambarus clarkii Girard, 1852, Procambarus fallax (Hagen, 1870) f. virginalis, Procyon lotor Linnaeus, 1758, Pseudorasbora parva Temminck e Schlegel, 1846, Pueraria montana (Lour.) Merr. var. lobata (Willd.) (Pueraria lobata (Willd.) Ohwi), Sciurus carolinensis Gmelin, 1788, Sciurus niger Linnaeus, 1758, Tamias sibiricus Laxmann, 1769, Threskiornis aethiopicus Latham, 1790, Trachemys scripta Schoepff, 1792, Vespa velutina nigrithorax de Buysson, 1905.
Per «specie esotica invasiva» si intende una specie esotica per cui si è rilevato che l’introduzione o la diffusione minaccia la biodiversità e i servizi ecosistemici collegati, o ha effetti negativi su di essi; nei confronti di tali specie l’Unione Europea dispone norme e interventi per ridurre al minimo e mitigare i loro effetti negativi sulla biodiversità.
Le specie della lista saranno oggetto di misure mirate indicate nel regolamento UE sulle specie esotiche invasive. Queste includono restrizioni su conservazione, importazione, vendita e allevamento. Gli Stati membri saranno anche tenuti a prendere misure per il monitoraggio precoce e la rapida eliminazione di queste specie, nonchè in merito alla gestione delle specie che sono già ampiamente diffuse. Il regolamento include anche disposizioni speciali per affrontare le esigenze specifiche dei proprietari di animali domestici, commercianti, allevatori e le altre parti interessate.
La lista sarà regolarmente aggiornata per includere ulteriori specie che possono avere impatti significativi sulla biodiversità e sugli ecosistemi. Le restrizioni potrenno essere applicate a partire da 20 giorni dopo la pubblicazione della graduatoria nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Karmenu Vella, commissario europeo per l’Ambiente, Pesca e affari marittimi ha commentato: “Stiamo agendo su un problema che non può essere ignorato, che ci costa oltre 12 miliardi di euro l’anno. Questo primo elenco, compilato con l’aiuto degli Stati membri, sarà oggetto di continua revisione. E’ già in corso il lavoro per l’aggiornamento dell’elenco”.
17 luglio 2016