La spending review per quanto riguarda il capitolo enti locali e sanità «non va bene» secondo il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che ha illustrato la posizione nel corso di una conferenzastampa alla Camera.
«Abbiamo parlato con Monti – ha detto Bersani – delle operazioni in corso a cominciare dalla spending review e ci sono cose che sosteniamo con forza, incoraggiamo, rispetto alle quali spingiamo per un rafforzamento e cose che vanno corrette come i provvedimenti che riguardano il sistema degli enti locali e della sanità. Su questo bisogna riaprire i tavoli. Contiamo che su un paio di punti ci sia una riflessione molto attenta anche sul tema di come impostare i risparmi della sanità».
All’attacco anche le Regioni: «Unilateralmente abbiamo deciso insieme ad
Agenas di lavorare sulla questione dei prezzi di riferimento e dei costi, in modo tale che possa essere chiaro di cosa stiamo parlando e di come sia possibile ridurre la spesa senza incidere sui servizi», ha speigato Vasco Errani, presidente dei governatori a margine della conferenza in corso questa mattina a Roma.
Valutazioni necessarie secondo i presidenti, visto che, ha concluso Errani, «nel combinato disposto tra spending review e manovra 2013-2014 c’é un taglio così pesante alla sanità da non rendere sostenibile e possibile il Patto della salute».
«Noi siamo pronti a discutere nel merito sulla riduzione dei costi e l’azzeramento degli sprechi, ma la spending review bisogna comunque farla», ha aggiunto Errani che però ha sottolinato come «essendo di fatto un taglio lineare e non agli sprechi, va direttamente a interagire sui servizi. Per cui sanità e trasporto pubblico locale sono oggettivamente a rischio».
Il Sole 24 Ore Sanità – 25 luglio 2012