Quattro condanne, 14 patteggiamenti e 24 rinvii a giudizio. Si chiude così a Torino l’udienza preliminare per le spese abnormi compiute dai consiglieri della Regione Piemonte nella precedente legislatura: un milione e 700mila euro di irregolarità, secondo le indagini della Guardia di Finanza per aver distolto, tra il 2010 e il 2012, fondi pubblici dalla loro finalità istituzionale, arrivando all’acquisto di beni personali, come borse, cravatte, vestiti e, nel caso dell’ex presidente della Regione Roberto Cota, anche le famose mutande verdi.
A parte il Lazio e altri casi sporadici, il Piemonte è la prima delle regioni italiane a tagliare il traguardo di un tribunale per accuse relative all’uso disinvolto dei soldi a disposizione dei consiglieri regionali. La pena più alta non arriva però per uno di loro, ma per un ex consigliere del Comune di Torino, Gabriele Moretti, del centrosinistra, condannato a tre anni. Rispondeva di un peculato da 191mila euro: il pagamento di una consulenza affidata alla sua società dal consigliere regionale Michele Dell’Utri (Moderati) con i soldi del gruppo. Un anno, otto mesi e venti giorni sono andati al presidente dell’Assemblea, Valerio Cattaneo (ex Pdl), che continua a proclamarsi innocente («le spese che mi hanno attribuito erano nel rispetto delle regole e non sono mai state a fini personali») e annuncia un ricorso in appello. Un anno e otto mesi per Carla Spagnuolo, di Forza Italia («non ho usato neppure un euro per scopi che non fossero legati all’attività politica»), e due anni e sei mesi a Roberto Boniperti, ex Pdl, accusato anche di truffa.
I patteggiamenti vanno dai 12 ai 18 mesi. Per i rinviati a giudizio l’appuntamento in aula è il 21 ottobre insieme all’ex governatore, che aveva scelto il rito immediato. Mentre verrà decisa nei prossimi giorni la richiesta di archiviazione per altri 16 consiglieri, per la gran parte di centrosinistra.
«Confermiamo la costituzione di parte civile della Regione nei confronti di coloro che andranno a processo», ha detto il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino.
Il Sole 24 Ore – 15 luglio 2014