La stabilità è legge. L’Assemblea di Palazzo Madama ha approvato, con 162 voti favorevoli e 125 contrari, il provvedimento nel testo licenziato dalla Camera, sul quale il Governo aveva posto la questione di fiducia. Molte le misure per la sanità. Fissato a 111 mld il finanziamento del Fondo sanitario nazionale per il 2016, di questi, 800 mln vengono vincolati per l’atteso aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Le Asl in deficit entrano nel mirino del Governo e i Direttori generali rischiano il posto se non le metteranno in regola entro tre anni dall’accertamento di un deficit pari al 10% della differenza tra costi e ricavi o comunque superiore ai 10 milioni di euro. Questa misura, verrà estesa anche alle Asl a partire dal 2017. Previste unità di rischio clinico in ogni ospedale. Per i dipendenti pubblici disponibili 300 milioni per i contratti di tutta la Pa. Il testo. La relazione.
Sempre in tema di personale, entro il 31 dicembre 2016 prenderanno il via i concorsi straordinari per le nuove assunzioni di medici, infermieri e personale tecnico sanitario. Le Regioni con criticità nell’erogazione dei Lea, inoltre, già dal 1° gennaio potranno assumere ricorrendo a forme di lavoro flessibile. I contratti di lavoro attivati potranno essere prorogati fino al termine massimo del 31 ottobre 2016. Nasce la “cabina di regia” per i dispositivi medici”.
E ancora, eliminate le disparità di trattamento sanitario per i pazienti provenienti da regioni diverse che ora avranno gli stessi diritti di accesso e di erogazione delle prestazioni dei pazienti residenti. Nelle Regioni a statuto speciale potranno nascere le Aziende uniche ospedaliero-universitarie, sul modello di quanto già programmato in Friuli Venezia Giulia.
Infine, di rilievo le misure dedicate alla disabilità e non autosufficienza. In tutto, 90 mln per il finanziamento del progetto ‘Dopo di noi’ per il sostegno delle persone con disabilità grave prive di legami familiari, a cui si devono aggiungere 70 mln destinati all’assistenza per l’autonomia degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali, e 5 mln per alcune misure finalizzate a rendere effettivamente indipendente la vita delle persone con disabilità grave. Confermato a 400 mln di euro il fondo per le non autosufficienze.
Arrivano i nuovi «Lea» Regioni alla prova dei tagli. Negli ospedali 6mila assunzioni
La promessa dei nuovi Livelli essenziali di assistenza, al palo dal 2001. La dotazione extra Fondo sanitario per i farmaci innovativi, a partire da quelli contro l’epatite C. E l’incognita sulla reale possibilità che le regioni reggano l’urto dei tagli, altrimenti dovranno azionare le due leve dell’inasprimento fiscale e dei ticket se cadranno in piano di rientro dal disavanzo di asl e ospedali. Si muovono lungo questo sentiero le potenziali ricadute per gli assistiti con l’applicazione della legge di stabilità per il 2016. Quella dei nuovi Lea è insieme una partita annosa e per questo molto attesa alla prova, dato il ritardo della riforma. I Lea dovranno essere aggiornati annualmente, a parità di spesa, da una speciale commissione, e avranno a disposizione uno stanziamento ad hoc di 800 mln nel Fondo sanitario. Tra le new entri, a fine febbraio, l’epidurale per i parti naturali, l’eterologa, la ludopatia, gli screening neonatali contro la sordità. La dote per i farmaci innovativi è di 500 mln, con procedure di ripiano oltre questa soglia. Lo stanziamento totale per il 2016 è di 111 mld, ma deve scontare le spese per i rinnovi contrattuali e, appunto, il costo dei Lea. Come dire che la coperta rischia di essere troppo corta.
Sul fronte sanità, con le corsie d’ospedale sguarnite per l’applicazione dei nuovi turni di lavoro in omaggio all’Europa, scatta un piano di assunzioni che dovrebbe portare nelle corsie degli ospedali 6mila dipendenti in più: a metà tra medici e infermieri, con una riserva del 50% per gli attuali precari. Le regioni dovranno bandire i concorsi dopo aver stabilito il fabbisogno e, in attesa dei concorsi stessi, ma fino al 31 ottobre, potranno ricorrere a forme di lavoro flessibile. In realtà non è dato sapere con certezza quante assunzioni ci saranno. Mentre le risorse saranno le stesse assegnate alle regioni col Fondo sanitario nazionale. Per il personale sanitario scattano poi le prime regole contro il rischio professionale, a partire dal risk management.
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Stanziamenti Sanità e Sociale nella Legge di Stabilità 2016
La relazione tecnica alla legge di Stabilità 2016
23 dicembre 2015