Stalking ai vicini. Un ex residente racconta «Me ne sono andato, era impossibile vivere lì» La difesa: «Chiariremo»
Antonio Spanevello, 58 anni, e la moglie Francesca Bicego, 55, potranno tornare a casa ogni due/tre giorni per accudire il loro cane. Lo ha deciso ieri il giudice Furlani accogliendo la richiesta del loro penalista, l´avv. Nicola Mele, che li segue da qualche giorno.
I due coniugi sono stati allontanati dall´abitazione di proprietà – con un provvedimento quasi unico nel suo genere firmato dal giudice – perchè sono accusati di stalking al vicinato: di fatto, non volevano consentire secondo il pm Pecori, che aveva coordinato l´indagine dei carabinieri, l´accesso lungo la loro stradina agli altri residenti. A dire degli indagati, infatti, c´era il concreto rischio di caduta massi; ma in passato il giudice civile aveva loro ordinato di lasciare libero il transito. «Ci sono una serie di aspetti da chiarire per avere un quadro completo. I miei assistiti non sono dei demoni», ha detto ieri il difensore.
Sul comportamento della coppia è intervenuto anche un ex residente (proprietario dell´abitazione con le imposte verdi, oggi disabitata, indicata ieri erroneamente come quella degli indagati), che ha riferito di essersi trasferito molti anni fa perchè era impossibile anche per lui transitare lungo la via, che è una stradina chiusa, una laterale di via San Sebastiano. «Per serenità e quieto vivere ho preferito cambiare residenza», ha spiegato.
I due coniugi indagati, che peraltro non avrebbero mai alzato un dito contro nessuno, sono ora ospiti di una pensione dove dovranno restare fino a quando non troveranno una nuova sistemazione. Sono aiutati anche da alcuni amici. Nel frattempo l´indagine proseguirà per fare piena chiarezza su quanto accadeva fra vicini in via San Sebastiano