Gli Stati Uniti si stanno preparando ad affrontare una nuova ondata di casi di influenza aviaria, dopo la conferma che un nuovo ceppo di influenza aviaria ad alta patogenicità H7N8 ha colpito un allevamento commerciale di tacchini nel sud dell’Indiana.
Secondo il Servizio ispettivo per la salute degli animali e delle piante (APHIS) del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti (USDA), l’epidemia, che ha portato all’abbattimento di circa 60.000 uccelli, è diverso da quello che lo scorso anno aveva causato oltre 200 focolai.
Presso l’allevamento che ha registrato un aumento della mortalità, sono stati prelevati campioni che sono stati testati presso il Laboratorio per la diagnostica delle malattie animali dell’Indiana presso la Purdue University, che è una parte della Rete nazionale di Laboratori per la salute animale, approvati dall’USDA.
Nel corso di una conferenza stampa, TJ Myers, Vice amministratore per i servizi veterinari dell’APHIS, ha detto che “da quando è iniziata l’epidemia dello scorso anno, grazie a quanto abbiamo imparato da questa esperienza, da questo, è stato possibile aumentare i nostri sforzi a livello federale, per prepararci ad affrontare nuovi casi di influenza aviaria. Quindi siamo fiduciosi che, rispondendo molto rapidamente, è possibile contenere la diffusione del virus e sperare che non si diffonda come è successo lo scorso anno. Ma solo nei prossimi giorni sarà possibile avere notizie più certe”.
Un veterinario dello Stato dell’Indiana ha confermato che il ceppo è nuovo per la zona, e non è legato ai ceppi che hanno colpito il Midwest lo scorso anno, o al focolaio che, lo scorso maggio, ha interessato un allevamento in cortile del Nord-est dell’Indiana.
L’Indiana è il quarto più grande produttore statunitense di tacchini, il terzo più grande produttore di uova, e il primo produttore di anatre. Nel complesso il settore avicolo vale 2,5 miliardi di dollari.
Fonte World Poultry (da Unaitalia) – 20 gennaio 2016