Nel 2009 la mobilitazione sul latte, due anni dopo per il prosciutto e cosi fino a bloccare il Brennero. Coldiretti Veneto già allora chiedeva alla Regione e alle istituzioni locali di schierarsi per chiedere l’ufficialità dei dati dei flussi in entrata dall’estero di materie prime come cagliate dall’Est Europa, cosce di maiale dall’Olanda lavorate e trasformate nel cuore del triveneto per farne prodotto italiano a tutti gli effetti.
Nonostante le lettere inviate ai vari ministri firmate dall’ assessore all’agricoltura, le iniziative del consiglio regionale pronti a far sponda sulla legittimita’ della richiesta di Coldiretti e le ripetute manifestazioni ai valici dove il circolo vizioso continuava confermando di allargare le opportunita’ di ingresso anche per fiori, ortaggi e frutta stranieri destinati a circolare in Italia blasonate col tricolore, il silenzio ministeriale è proseguito interrompendosi solo in questi giorni riconoscendo, cosi, la giusta protesta degli imprenditori agricoli.
Ebbene lo ha annunciato ufficialmente il Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin: saranno finalmente resi pubblici le informazioni commerciali relative a quanto proveniente dall’estero per la produzione alimentare. E’ stata dunque accolta la richiesta presentata dal presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo di togliere il “segreto di Stato” sugli scambi per sostenere la ripresa economica in una situazione in cui un terzo (33 per cento) della produzione complessiva è composto da ingredienti stranieri all’insaputa dei consumatori ed a danno delle aziende agricole.
Finora, infatti, una complessa normativa doganale ha impedito l’accessibilità alle notizie senza significative ragioni legate alla tutela della riservatezza – come testimoniato dallo scandalo della carne di cavallo – provocando gravi turbative sul mercato ed ansia e preoccupazione dei consumatori, a fronte all’impossibilità di fare trasparenza sull’origine degli alimenti. Una mancanza di trasparenza che ha favorito anche il verificarsi di inganni a danno di prodotti simbolo del Made in Italy, come il concentrato di pomodoro cinese, l’olio di oliva spagnolo o i prosciutti tedeschi spacciati per italiani.
A tal fine, l’On. Beatrice Lorenzin ha disposto l’immediata costituzione di un comitato presso il Ministero della Salute composto da esperti della materia, incaricato di definire, in tempi brevi, le modalità per mettere a disposizione quanto c’è da sapere ai soggetti che dimostrino un legittimo interesse.
“L’eliminazione del “segreto di Stato” – prosegue il presidente Moncalvo – sulle informazioni che attengono alla salute ed alla sicurezza di tutti i cittadini realizza, dunque, una condizione di piena legalità diretta a consentire lo sviluppo di filiere agricole tutte italiane che sono ostacolate dalla concorrenza sleale di imprese straniere e, soprattutto, nazionali, che attraverso marchi, segni distintivi e pubblicità, si appropriano illegittimamente dell’identità italiana dei prodotti agro alimentari”
12 maggio 2014