Stop alle società partecipate regionali. Con il voto in commissione Affari istituzionali (astenuti Caner e Pettenò) la Regione Veneto si appresta a votare in aula il progetto di legge presentato da Costantino Toniolo (Ncd).
Il progetto prevede che agli enti pubblici regionali, ivi comprese le aziende sanitarie e le amministrazioni controllate dalla Regione, non sia più consentito costituire società e detenere partecipazioni in società, salvo espressa autorizzazione da parte della Giunta regionale in ragione dell’accertata convenienza economica della partecipazione. «Dopo la legge per regolare il funzionamento e limitare le spese della società partecipate direttamente dalla Regione – spiega Toniolo – ora interveniamo sulle partecipate degli enti regionali. La proposta fa seguito ad una serie di normative approvate nell’ultimo anno e volte alla riduzione delle spese, all’introduzione di trasparenza e meritocrazia nella macchina regionale. Le società partecipate dagli enti regionali, come Arpav, Iov, Istituto Zooprofilattico, Esu, Ater, Enti Parco, Comunità montane, Consorzi di Bonifica e Veneto Agricoltura, sono circa un’ottantina, senza contare quelle partecipate dalle ULSS. E’ indubbio – conclude Toniolo – che, qualora questo progetto di legge venisse approvato dall’aula consiliare, per la Regione vi sarebbe un buon ritorno economico in termini di minori costi diretti ed indiretti».
Saluta con favore il via libera in commissione anche Diego Bottacin, consigliere regionale di Verso Nord: «Questo progetto di legge va benissimo, l’ho firmato e l’ho votato in commissione. Ma ora all’igiene segua la bonifica».
Il consigliere chiede che la stessa logica valga anche per le società regionali: «Teniamo solo quelle che risultano davvero indispensabili. Tutti gli Enti parco possono essere raggruppati in uno solo, tutte le Ater possono diventare un’unica agenzia e Veneto Agricoltura va’ chiusa, giusto per fare qualche esempio».
La «deforestazione» dell’albero delle partecipate, dunque, sembra prendere forma anche sotto la spinta delle ripetute discussioni sull’opportunità o meno di conservare l’attuale proliferazione di società partecipate. Giusto poche settimane fa, per mettere ordine alle partecipate di Veneto Agricoltura, in larga parte in perdita, la Regione stessa ha provveduto ad incaricare Veneto Sviluppo di proporre un progetto di valorizzazione e dismissioni delle partecipazioni non strategiche. Adesso il progetto di legge Toniolo è destinato ad approdare in aula, dove è atteso dopo la pausa estiva.
Il Mattino di Padova – 19 giugno 2014