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Strasburgo. Quel compromesso sul Trattato Ue-Usa. Verso il voto in plenaria su un testo che rischia di essere generico e interpretabile in vari modi

Sulle controversie imprese-Stati Il voto dell’Europarlamento per indirizzare il negoziato in corso tra Bruxelles e Washington sul Trattato di libero scambio tra Ue e Usa (Ttip), in programma mercoledì prossimo a Strasburgo, è indicativo per capire come si procede nei Palazzi comunitari.

Inizialmente era previsto nella sessione di giugno. Ma il presidente dell’Europarlamento, il socialdemocratico tedesco Martin Schulz, è ricorso a un cavillo procedurale per rinviare il voto all’ultimo minuto. Il suo stesso gruppo eurosocialista si era diviso su un punto molto delicato: la costituzione di un organismo per gli arbitrati (Isds) nelle controversie tra investitori privati e Stati.

Le lobby di influenti multinazionali, quando la trattativa tra Bruxelles e Washington era condotta nella riservatezza, erano riuscite a far considerare l’istituzione di un tribunale speciale, dove la tutela degli investimenti sarebbe stata giudicata di fatto prioritaria rispetto agli interessi della collettività e degli Stati (garantiti dal normale apparato giuridico).

Appena hanno scoperto questa manovra, le associazioni europee impegnate a bloccare l’accordo di libero scambio (da loro considerato antidemocratico e pericoloso per i diritti sociali) sono insorte. E hanno iniziato a premere sugli eurodeputati per contrastare l’azione delle lobby delle multinazionali.

La maggioranza, composta dal partito di centrodestra Ppe e dagli eurosocialisti, sembrava saltata quando è stato fissato il primo voto sulla risoluzione, che serve a fornire le indicazioni dell’Europarlamento ai negoziatori della Commissione europea. Il rinvio del voto ha evitato il rischio di una clamorosa bocciatura in aula con annullamento dell’influenza del Parlamento.

Ora è stato trovato il tipico compromesso Ue, che propone un testo generico e interpretabile in vari modi. Al punto che il presidente degli eurodeputati socialisti Gianni Pittella ha considerato l’organismo per gli arbitrati «morto». Gli attivisti della campagna Stop-Ttip ritengono il testo «inaccettabile» e poco chiaro. Le lobby delle multinazionali restano convinte di poter raggiungere i loro obiettivi. Il Trattato Ue-Usa, quando sarà completato, diventa valido solo dopo l’approvazione dei governi e dell’Europarlamento.

Corriere Economia – 6 luglio 2015 

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